(Acs) Perugia, 19 febbraio 2015 – Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni l'Audizione sul Documento annuale di programmazione (Dap 2015) predisposto dalla Giunta regionale. Durate l'incontro, convocato dalla Prima commissione dell'Assemblea legislativa, sono intervenuti Riccardo Rossi (Confcommercio), Luca Angelini (Confindustria), Ulderico Sbarra (Cisl), Marta Lucaroni (Coldiretti), Mauro Alcherigi (assessore del Comune di Città di Castello) e Urbano Barelli (vicesindaco del Comune di Perugia). Dagli interventi è emerso l'apprezzamento per la scelta dell'invarianza fiscale oltre a una forte preoccupazione per i tagli ai trasferimenti statali alle Regioni, per le risorse dedicate al turismo, per l'ammontare (34 milioni) del cofinanziamento regionale alla programmazione comunitaria, per il peggioramento delle condizioni dell'Umbria negli ultimi anni.
GLI INTERVENTI
RICCARDO ROSSI: “Positivo puntare sull'export però manca attenzione per l'internazionalizzazione le piccole e medie imprese di commercio e turismo. Le misure per l'accesso al credito fino ad ora non sono state sufficienti e le opportunità di Agenda digitale andrebbero sfruttate per sostenere il turismo, un settore in cui è positiva l'integrazione tra fondi Por Fesr e quello per lo sviluppo rurale. La nostra partecipazione ad Expo 2015 risentirà dei tempi troppo stretti che ci troviamo ad affrontare. Servono finanziamenti per la cabina di regia regionale sulla valorizzazione dei centri storici”.
LUCA ANGELINI: “Bene le misure anticicliche, viste le gravi condizioni della nostra economia. Condivisibili anche le scelte per l'efficienza energetica, l'innovazione e i cluster, il ripensamento del welfare con maggiore sussidiarietà e la semplificazione amministrativa”.
ULDERICO SBARRA: “I Dap degli ultimi 8 anni, come dimostrato anche dai dati dell'Aur, sembrano non aver raggiunto alcun risultato. L'Umbria è andata peggio delle altre Regioni e sarebbe necessaria maggiore trasparenza e una attenta valutazione dei risultati conseguiti, anche per calibrare meglio le scelte future. Manca qualsiasi spiegazione su come verranno trovati i fondi per cofinanziare la programmazione europea”.
MARTA LUCARONI: “Apprezziamo l'invarianza fiscale basata sulla razionalizzazione della spesa. Positive le politiche attive per la crescita intelligente ed inclusiva. Occorre preservare la possibilità di riattivare il circuito economico regionale, con il reperimento delle risorse necessarie (Cofinanziamento) a salvaguardare quelle stanziate in sede europea. L'Expo sarà una vetrina importante per tutto il territorio e dovremo saper cogliere questa occasione, anche semplificando burocrazia e procedure per l'agricoltura.”.
MAURO ALCHERIGI: “Servirebbero un Piano per il lavoro, per affrontare le tante piccole crisi che colpiscono le aziende manifatturiere, un Piano energetico, per abbattere i costi per le imprese, una revisione della tassazione, che farebbe anche diminuire l'evasione, come avvenuto a Città di Castello con l'Imu. L'Umbria dovrebbe guadagnare autonomia dal Governo e le Regioni dovrebbero opporsi ai tagli indiscriminati decisi a Roma. L'Umbria dovrebbe puntare più e meglio sul turismo, ragionando di progetti interregionali insieme a Marche, Toscana e Lazio”.
URBANO BARELLI: “I fondi a disposizione delle 5 città beneficiarie di Agenda urbana non bastano, di certo non sono sufficienti per il capoluogo di Regione. La legge sulla semplificazione non ha dato i risultati sperati, anzi ha dato vita ad un testo unico sul governo del territorio che introduce un condono invece di ridurre il consumo del suolo. Nella gestione dei rifiuti non viene recepita la strategia del riuso e del riciclo che l'Europa indica come 'Economia circolare'. Alcuni Dap fa si diceva che nulla sarebbe più stato come prima, invece è tutto come prima”. MP/