(Acs) Perugia, 24 gennaio 2015 - “La Regione Umbria non solo ha stipulato, da qualche anno, una costosissima polizza da milioni di euro per la copertura dei danni provocati dalla fauna selvatica a cose e persone (con l'esclusione dei danni alle produzioni agricole), ma si è anche resa responsabile di una gestione per nulla trasparente”. Lo denuncia il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (gruppo misto), rimarcando che “la Giunta regionale non ha mai risposto ad una apposta interrogazione da me presentata nel 2013”.
Cirignoni spiega che “la polizza prevede una franchigia fissa per ogni sinistro di 25.000 euro ed è quindi un ottimo affare per la compagnia assicuratrice che in pratica incassa un premio annuo di 1.014.000,00 e si occupa solo di gestire i sinistri per poi farseli rimborsare dalla Regione, in quanto rientrano tutti nella franchigia come dimostrato dagli elenchi, allegati alle determine relative al rimborso di centinaia di migliaia di euro della Regione alla compagnia, che riportano i dati di centinaia di sinistri il cui importo medio è di circa 3.000 euro, vale a dire 10 volte inferiore alla franchigia prevista dalla polizza. Solo lo scorso anno – evidenzia - la Regione ha pagato in tutto alla compagnia oltre 1.900.000 (1.014.000 di premio e 899.182 per i sinistri rientranti in franchigia) e negli anni precedenti quasi lo stesso, mentre non si ha notizia dei sinistri pagati dalla compagnia. Inoltre recentemente, la polizza è stata disdetta dalla compagnia a due mesi dalla scadenza naturale. Pertanto il broker della Regione, che continua ad operare in proroga avendo un contratto scaduto da quasi un anno, ha predisposto i principali parametri tecnici della nuova polizza da stipulare mediante procedura negoziata ma senza previa pubblicazione di un bando data l'urgenza. La polizza – continua Cirignoni - sarebbe scaduta naturalmente il 31 maggio 2015 ed invece la disdetta data dalla compagnia ne anticipa la scadenza al 15 marzo 2015, proprio in tempo per consentire alla Giunta arrivata al capolinea di gestire l'affare. Inoltre i parametri del nuovo contratto previsti dal broker della Regione prevedono un aumento del costo annuo per la regione da 1.954.000 euro (1.014.000 premio e 940.000 franchigia) a 2.225.000 (1.025.000 euro premio e 1.200.000 di franchigia annua aggregata) mantenendo la franchigia di 25.000 euro per ogni sinistro, di certo non un buon affare per le casse regionali”.
Il consigliere regionale di opposizione conclude rilevando che “di fronte a questa urgente e costosa manovra, organizzata da una Giunta regionale al capolinea per il tramite del proprio broker con il contratto scaduto, viene da chiedersi che cosa abbia prodotto il gruppo di lavoro sui danni causati dalla fauna selvatica istituito dalla Giunta nel 2013, e se invece non fosse meglio, come chiesto nella mia interrogazione, prendere in considerazione l'ipotesi di autoassicurazione del rischio, visto che comunque i danni pur essendo assicurati sono pagati comunque dalla Regione”. RED/mp