DANNI FAUNA SELVATICA: “IN UMBRIA C’È UNA VERA E PROPRIA ‘EMERGENZA CINGHIALI’” – TRACCHEGIANI (LA DESTRA) LANCIA L’ALLARME E SOLLECITA L’INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI

Il capogruppo regionale de La Destra, Aldo Tracchegiani, sollecita le istituzioni a intervenire sulla situazione riguardante i danni provocati dai cinghiali che, a suo giudizio, sta assumendo i contorni di una vera e propria “emergenza, anche sotto il profilo dell’ordine pubblico”. Tracchegiani ritiene necessario procedere a un’approfondita valutazione conoscitiva del fenomeno e annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale.

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20 Nov 2009 00:00

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(Acs) Perugia, 20 novembre 2009 - Una approfondita indagine conoscitiva sulla situazione relativa all’“emergenza cinghiali” in Umbria, per responsabilizzare gli enti interessati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno e attivare efficaci interventi. È quanto propone il capogruppo regionale de La Destra, Aldo Tracchegiani, che annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere “in tempi brevi” di risolvere il problema. “Nei pressi della Palude di Colfiorito – spiega Tracchegiani - si assiste alle drammatiche conseguenze della concentrazione di cinghiali in fuga dai territori limitrofi dove vengono cacciati. E le scorribande notturne degli ungulati si pagano in termini di danni alle vetture e alle coltivazioni agricole. Il problema della gestione del territorio è ormai tangibile – aggiunge - e si deve ricorrere ad una soluzione immediata per garantire che la presenza di questi selvatici non vada a ledere l’ incolumità personale e il lavoro degli agricoltori locali”. Il consigliere Tracchegiani, nel sottolineare la sua “sensibilità alla salvaguardia territoriale”, chiede più attenzione da parte dell’assessore all’ambiente, Lamberto Bottini, che, a suo giudizio “è forse ultimamente troppo coinvolto in altre vicende di natura politica”. Tracchegiani evidenzia inoltre la necessità di mettere in atto sistemi per il monitoraggio della specie e per una valutazione effettiva dei danni provocati: “Arginare il disastro causato dai cinghiali – spiega - comporta un’azione immediata ed efficace poiché la ‘calamità’ si traduce in seri problemi per la sicurezza della popolazione, in imprevedibili incidenti stradali o in teatrali devastazioni dei campi. I coltivatori locali – sostiene il consigliere regionale - esigono un intervento quanto mai tempestivo da parte delle istituzioni che eviti danni al mondo agricolo, e perché sia possibile raccogliere in serenità i frutti dei propri sacrifici”. Il consigliere de La Destra fa rilevare che la rapida crescita delle colonie di cinghiali innesca anche problematiche di altra natura: “Bracconaggio, trasmissione di varie patologie e, soprattutto, danni per lo stesso ambiente, compromettendo il naturale rinnovamento dei boschi e procurando la scomparsa della piccola selvaggina stanziale. Non si può tollerare – spiega - che un parco naturale quale quello di Colfiorito venga ad essere impoverito delle sue risorse naturali solo per la negligenza e la poca solerzia degli enti proposti alla sua tutela. Tracchegiani punta poi il dito sulla responsabilità delle istituzioni e dice che l’”emergenza cinghiali” si sarebbe potuta evitare essere “se assessori più attenti avessero preso in considerazione una mozione da me presentata in Consiglio già tre anni fa, dove veniva chiesta un’indagine conoscitiva sugli effetti positivi e negativi creati dai parchi regionali”. Il consigliere regionale rileva, infine, che la questione sta assumendo anche le caratteristiche di un “problema di ordine pubblico” e che per questo “necessita di un intervento da parte del ministero dell’Interno, che deve dare più poteri agli enti locali per contenere il proliferare della specie: “La nuova normativa sui danni da animali selvatici e risarcimenti agli agricoltori – conclude Tracchegiani – non è più sufficiente a risolvere il problema”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 20/11/2009