CRISI EDILIZIA: “SNELLIRE LE PROCEDURE DELLA LEGGE UMBRA SUL PIANO CASA; LO CHIEDONO FAMIGLIE ED IMPRESE PER AMPLIARE ABITAZIONI GIÀ ESISTENTI” - PROPOSTA DI BUCONI (SI) ALL'ESECUTIVO REGIONALE

 

 Massimo Buconi (Socialisti italiani) presidente della III Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni ritiene che per rilanciare al più presto l'edilizia umbra in forte crisi, sia necessario velocizzare le procedure burocratiche previste dalla legge umbra sul piano casa, approvata nel 2009 dalla precedente legislatura. A suo giudizio occorre facilitare da subito le richieste di ampliare o mettere in sicurezza abitazioni già esistenti che vengono sia dalle famiglie proprietarie che dalle imprese edili. Buconi ritiene da non sottovalutare il cosiddetto progetto “Dream City” di Gianfranco Chiacchieroni, anche se richiede tempi lunghi di attuazione e finanziamenti pubblici che al momento scarseggiano.

Data:

06 Set 2010 01:00

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(Acs) Perugia, 6 settembre 2010 – Il decollo immediato della legge umbra sul cosiddetto Piano casa con lo snellimento delle procedure burocratiche previste per le aziende dalla legge 13 del 2009, contribuirebbe a rilanciare da subito l'unico strumento concreto per ampliare e ristrutturare le abitazioni di molte famiglie umbre, dando così ossigeno ad un settore, quello edile, in forte crisi e con evidenti problemi occupazionali.

Ad affermarlo è il consigliere regionale Massimo Buconi (Socialisti italiani) presidente della terza Commissione di Palazzo Cesaroni che, prendendo posizione sul dibattito apertosi in queste ore nel centrosinistra proprio sui temi della edilizia, chiede alla Giunta regionale un deciso passo in avanti in direzione della semplificazione burocratica, a vantaggio di imprese edili e famiglie proprietarie di immobili da ampliare, ristrutturare o mettere sicurezza, sviluppando in tal modo tutte le potenzialità contenute nella normativa del piano casa regionale.

Prendendo posizione sulla ipotesi sostenuta in questi giorni dal collega del Pd Gianfranco Chiacchieroni - il cosiddetto progetto “Dream City” che prevede di ricostruire il nuovo abbattendo il vecchio, con determinati fondi pubblici - Buconi ritiene che sia una idea da non sottovalutare, anche se giudica il “costo zero” della nuova urbanizzazione ecocompatibile per i proprietari, “troppo ipotetico e futuribile” e comunque tale da richiedere un lungo iter per individuare parametri, finanziamenti e interventi. Con l'aggiunta, conclude Buconi che “in un periodo in cui lo Stato centrale continua a tagliare risorse”, la proposta di velocizzare la legge umbra sul piano casa, uno strumento legislativo già esistente, resta l'unica via concreta e percorribile nell'immediato, capace di rispondere alle richieste di aziende edili e cittadini interessati da subito ad ampliare o ristrutturare abitazioni esistenti. GC/gc

Ultimo aggiornamento: 06/09/2010