COVID: “DPCM E ORDINANZE REGIONE, NECESSARIO MECCANISMO AUTOMATICO DI RISARCIMENTO PER ATTIVITÀ COMMERCIALI CHIUSE” - SQUARTA (PRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA) PORTERÀ PROPOSTA SU TAVOLO PARLAMENTI REGIONALI

Il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI) fa sapere, in una nota, che porterà sul tavolo della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome la proposta di “prevedere un meccanismo automatico di risarcimento alle attività commerciali e alle imprese nel caso in cui le chiusure vengono imposte da restrizioni a livello nazionale, ma anche regionale”.

Data:

22 Feb 2021 14:15

Tempo di lettura:

1 minuto, 22 secondi

 

(Acs) Perugia, 22 febbraio 2021 - “Prevedere un meccanismo automatico di risarcimento alle attività commerciali e alle imprese nel caso in cui le chiusure vengono imposte da restrizioni a livello nazionale, ma anche regionale”, è questa la proposta che il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI) porterà sul tavolo della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

“Indipendentemente dall’organo che decide di imporre le restrizioni, il Governo centrale – spiega Squarta - dovrebbe prevedere un meccanismo automatico di indennizzi a seguito della sospensione delle attività, sia che la chiusura venga imposta dalle Regioni oppure che l’ordine provenga da un DPCM”.

“A causa delle continue interruzioni – osserva l’esponente di Fratelli d’Italia - moltissime attività non ce la fanno più ed è giusto che, non potendo stare aperti e quindi non potendo lavorare, ricevano automaticamente risarcimenti utili al loro sostentamento”.

Nell’incontro con gli altri Presidenti, in programma venerdì a Roma, Squarta chiederà dunque “un’azione dei parlamenti regionali per sollecitare il governo Draghi ad attivare contributi agli imprenditori, a prescindere dall’autorità che adottano materialmente i provvedimenti”.

Nelle ultime settimane, Squarta si era rivolto all’Assemblea plenaria dei Parlamenti regionali, che aveva accolto la sua richiesta, di “aiutare le categorie economiche più penalizzate dalle restrizioni e dalle limitazioni previste per le zone arancioni”.

Squarta ricorda di aver sollevato “perplessità rispetto al tema dei ristori alle categorie produttive che, a causa dei mancati introiti legati alle aperture contingentate, lamentavano la mancata previsione di specifici ristori”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 25/02/2021