(Acs) Perugia, 25 settembre 2014 – “È un primo passo importante quello che ha visto oggi l'approvazione in Prima Commissione del nostro emendamento sulla cosiddetta clausola sociale. Finalmente si rende efficace l'obbligo di assegnazione per i Comuni di almeno il 5 per cento degli affidamenti diretti dei beni e servizi alle cooperative sociali di tipo B. Premiare i Comuni virtuosi che decidono di stare dalla parte dei più deboli rappresenta un segnale di grande apertura verso la cooperazione sociale e verso chi si preoccupa di mantenere saldo il tessuto connettivo della nostra società regionale”. È quanto dichiara il consigliere regionale Oliviero Dottorini, firmatario dell'emendamento sulla cosiddetta 'clausola sociale', in merito al voto favorevole dell’emendamento all’atto numero 1540 sulle Ex Ipab approvato oggi durante la seduta della Prima Commissione consiliare.
“Attraverso gli strumenti incentivanti che la Regione avrà a disposizione – spiega Dottorini - le amministrazioni locali saranno fattivamente spronate a rispettare l'obbligo di legge del 5 per cento. Così le imprese sociali che impiegano soggetti come invalidi fisici e psichici, ex degenti di istituti psichiatrici e soggetti condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione, vedranno finalmente riconosciuto il loro fondamentale ruolo sociale. Se l'esito del voto in Aula sarà positivo, la Regione avrà un importante strumento a disposizione per incidere sull'applicazione della cosiddetta clausola sociale. Infatti con la previsione che una quota del Fondo sociale, che annualmente la Regione ripartisce agli enti locali, vada ai Comuni che destinano una quota non inferiore al 5 per cento dei servizi esternalizzati alle cooperative che impiegano soggetti svantaggiati si dà concreta applicazione all'obbligo di legge che dal 2009 era rimasto solo sulla carta”.
“Inserendo un elemento premiale per le amministrazioni virtuose – prosegue Dottorini – col nostro emendamento diamo concreta attuazione al riconoscimento dell'alto valore sociale svolto da questo tipo di impresa. L'accoglimento di questo principio da parte della Giunta sicuramente deve essere accolto con apprezzamento e soddisfazione. Non possiamo che auspicare la rapida approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale – conclude - in modo che le cooperative sociali di tipo B vedano finalmente applicato un obbligo di legge da troppo tempo rimasto lettera morta”.RED/dmb