(Acs) Perugia, 24 novembre 2009 – Il Consiglio regionale ha deciso il rinvio in II Commissione dei due atti che compongono il Piano di tutela delle acque. La decisione, votata a maggioranza (15 sì) e con il voto contrario dell'opposizione (8 no, 1 astenuto), è scaturita dalla richiesta di Stefano Vinti (capogruppo del Prc), che ha criticato gli emendamenti proposti (ma non ancora illustrati in Aula) dalla Giunta in merito alle misure relative agli allevamenti e allo smaltimento dei liquami zootecnici. Vinti ha sottolineato che si tratta di “questioni che vanno affrontate con attenzione, anche perché la magistratura si sta ancora interessando di questi ambiti. Le modifiche proposte dalla Giunta sembrano dettati dalle esigenze di alcune categorie produttive particolari”. Dopo una sospensione dei lavori richiesta dal capogruppo del Pd Gianluca Rossi, l'Aula ha deciso per il rinvio, a favore del quale si è espresso anche l'assessore Carlo Liviantoni, spiegando che “pur non trattandosi di emendamenti e modifiche sostanziali, la Giunta valuta opportuno un ritorno in Commissione”.
L'opposizione, attraverso il capogruppo di Alleanza nazionale – Pdl Franco Zaffini, ha manifestato contrarietà alla decisione, in quanto “si tratta di un argomento sensibile per cittadini, imprese e Amministrazioni locali, che si trovano senza un quadro normativo di riferimento. Tutta la discussione intorno al Piano è stata incentrata su un aspetto che non risulta neppure centrale, come quello dello smaltimento dei reflui zootecnici, lasciando in secondo piano l'importanza complessiva del provvedimento. Con la nostra astensione in Commissione abbiamo dimostrato disponibilità al confronto proprio in ragione dell'importanza delle azioni di tutela delle acque. Oggi invece la maggioranza, controllata dal consigliere Vinti e presa da esigenze elettorali, ha deciso di ignorare il quadro gravissimo in cui versano cittadini e Amministrazioni, determinando una situazione paradossale”. MP/mp