CONSIGLIO REGIONALE (1) /WELFARE: APPROVATA A MAGGIORANZA LA LEGGE CHE TUTELA LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELL'INVECCHIAMENTO ATTIVO
L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato a maggioranza la legge contenente le “Norme a tutela della promozione e della valorizzazione dell'invecchiamento attivo”, che prevede interventi strategici per limitare gli effetti negativi dell'invecchiamento sul sistema sociale ed economico, oltre che sul piano individuale e relazionale, affinché si possa invecchiare in buona salute, partecipando appieno alla vita della collettività, sentirsi più realizzati ed essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società.
18 Set 2012 01:00
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(Acs) Perugia, 18 settembre 2012 – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 17 voti a favore, 6 contrari e 3 astensioni, la legge contenente le “Norme a tutela della promozione e della valorizzazione dell'invecchiamento attivo”, un provvedimento che, in linea con la proclamazione del 2012 quale “Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale” e con le esigenze di una regione come l'Umbria, dove gli “over 65” sono aumentati dal 12 per cento del 1971 al 23,1 per cento del 2011 e che conta su oltre centomila ottantennni, si pone come obiettivo quello di “trasformare gli anziani in una concreta risorsa per la collettività, sostenendo e tutelando percorsi per la loro autonomia e per il loro benessere – come ha spiegato il relatore di maggioranza Fausto Galanello (PD) – e tramandando le loro conoscenze alle giovani generazioni”.
La legge prevede interventi strategici per limitare gli effetti negativi dell'invecchiamento sul sistema sociale ed economico, oltre che sul piano individuale e relazionale, affinché si possa invecchiare in buona salute, partecipando appieno alla vita della collettività, sentirsi più realizzati ed essere più autonomi nel quotidiano e più impegnati nella società, attraverso il volontariato e l'impegno civile in servizi utili alla collettività, ma anche attraverso la cura dell'ambiente con la gestione di terreni comunali, la cura della salute con l'insistenza sui protocolli sanitari che suggeriscono corretti stili di vita, le attività ricreative e culturali e la riduzione del “divario digitale” con le generazioni più giovani, permettendo l'accesso degli anziani agli strumenti tecnologici attraverso specifici processi formativi da realizzare in collaborazione con enti locali e terzo settore. Le risorse a disposizione ammontano, per l'anno corrente, a 250mila euro, provenienti dagli interventi socio-assistenziali del bilancio regionale. Dal 2013 con determinazione annuale.
Fiammetta Modena (Pdl), relatrice d'opposizione in Aula, ha motivato la contrarietà del centrodestra al provvedimento con due perplessità: la prima sul percorso dei 250mila euro, “destinati nei fatti – secondo Modena – a specifiche associazioni, quasi fosse una legge fatta 'a vestito' per supportare alcune di esse”. La seconda riguarda la filosofia della legge: “Non è detto che l'anziano, per sentirsi ancora utile, debba essere impiegato esclusivamente nell'impegno civile – ha spiegato la portavoce del Pdl – ma si dovrebbe puntare di più sull'aspetto ludico, anche perché è dimostrato che invecchiando la testa si allena studiando e facendo viaggi. Avremmo puntato di più su questo”.
Prima del voto finale, la presidente dell'Esecutivo regionale, Catiuscia Marini, ha sottolineato che la legge in questione “non dà una risposta omnicomprensiva, ma altre mansioni sono ricomprese nel Piano sociale della Regione e, per quanto attiene al benessere degli anziani, sul Piano sanitario. Inoltre – ha aggiunto – sul provvedimento c'è stata ampia partecipazione e condivisione da parte delle associazioni no profit e di altre iniziative autonome per l'invecchiamento attivo. Quindi nessun dirigismo regionale – ha evidenziato – ma una gestione delle risorse con enti locali e associazioni per gestire al meglio le specificità dei territori con un autentico spirito di sussidiarietà. E' una legge che va oltre l'impegno civile – ha aggiunto – perché disciplina l'apprendimento delle nuove tecnologie da parte degli anziani ed il superamento del divario digitale con le giovani generazioni, consentendo l'accesso a servizi fondamentali. Una risposta non esaustiva – ha concluso – ma di qualità della Regione Umbria su una delle grandi questioni del nostro tempo, l'allungamento della vita ed il permanere più a lungo in buone condizioni fisiche, che giunge nell'Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale”.
SCHEDA - Per realizzare gli obiettivi che si prefigge la legge, la Regione programma interventi negli ambiti della protezione e della promozione sociale, della formazione permanente, della cultura, del turismo, della prevenzione e del benessere, affinché l'anziano possa vivere da protagonista la longevità. Previste azioni formative per mettere gli anziani nella situazione di affrontare le criticità connesse alla modernità, come l'uso della Rete informatica, attraverso percorsi formativi volti a ridurre il divario nell'accesso reale alle tecnologie e la disparità nell'acquisizione di risorse e conoscenze. Il contributo delle persone anziane alla società viene valorizzato attraverso il loro impegno civile nell'associazionismo, nel volontariato o in ruoli di cittadinanza attiva. Nel prestare attenzione al benessere della persona anziana viene sostenuta la diffusione di corretti stili di vita e l'educazione motoria e fisica. I Comuni stabiliranno i criteri di affidamento di terreni pubblici, gli orti sociali, nei quali svolgere le attività di giardinaggio, orticoltura e, in generale, la cura dell'ambiente naturale. Saranno sostenute le attività ricreative e culturali attraverso forme di facilitazioni per l'accesso a cinema, teatro, mostre e musei, alle quali provvederanno Comuni e Terzo settore. La norma finanziaria del provvedimento autorizza la spesa di 250mila euro dagli interventi socio-assistenziali del Bilancio di previsione 2012. Introdotta nel testo anche la clausola valutativa, ulteriore articolo di legge che obbliga l'Esecutivo regionale a riferire periodicamente in Aula sull'utilizzo delle risorse, sull'efficacia della legge e sugli effetti verso i destinatari del provvedimento. PG/pg
