(Acs) Perugia, 10 novembre 2016 - “Vaghi progetti di reindustrializzazione e riqualificazione. Cinquantuno lavoratori della centrale di Bastardo messi in mobilità. Un accordo quadro che si caratterizza per la straordinaria per l'assenza totale di contenuti". Così Marco Squarta, capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa, commenta la firma (https://goo.gl/lg2IWb) dell'intesa Regione Umbria – Enel sul futuro energetico dell'Umbria.
Secondo Squarta "un anno dopo l'inizio delle schermaglie, il finto braccio di ferro tra Enel e Regione sulla centrale Enel di Bastardo ha portato ad un risultato scarso e deludente per i lavoratori, che rischiano di dover lasciare l'Umbria per non perdere il posto di lavoro. E' interessante scoprire che 'la vocazione industriale dei territori verrà mantenuta' però quando si parla di riconversione delle aree l'azienda 'si impegna a promuovere un percorso utile alla acquisizione di progetti di reindustrializzazione e riqualificazione'. Cosa significa concretamente?”.
Il consigliere di opposizione evidenzia inoltre che “sul fronte della ricollocazione del personale viene spiegato in maniera fin troppo semplicistica che 'avverrà nei termini concordati con le organizzazioni sindacali'. Anche su questo punto rimango perplesso. In ogni modo – conclude Squarta - l'accordo nazionale è insoddisfacente. Cinquantuno lavoratori della centrale di Bastardo lasceranno l'Umbria perché l'azienda ha deciso di metterli in mobilità. Trentasei entro la fine del 2016, 15 entro la fine del 2017. A Bastardo rimarranno soltanto in 15, un organico di presidio a guardia del fortino vuoto". MP/