CASE POPOLARI: “LA LEGGE REGIONALE ACCOGLIE LA PROPOSTA CONTENUTA NELLA MIA MOZIONE: MAGGIOR PUNTEGGIO PER CHI ASPETTA IN GRADUATORIA SENZA RICEVERE L’ALLOGGIO” - NOTA DI ZAFFINI FARE ITALIA)

Il consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini esprime soddisfazione perché nella nuova proposta di legge sull’edilizia residenziale pubblica, presentata ieri in Giunta, verrebbe riconosciuto un maggiore punteggio alle famiglie che restano in graduatoria per più tempo, senza ricevere l’alloggio popolare. In sostanza, sottolinea Zaffini “viene accolto quanto proposto con la nostra mozione, sulla quale mi auguro che sia presto il dibattito in Aula”. Definendo tutto ciò “un atto di buon senso” Zaffini si rammarica di non poter esprimere lo stesso compiacimento per quanto riguarda invece la previsione di norme più rigorose sui requisiti di cittadinanza, altro punto primario della sua mozione.

Data:

27 Ott 2011 01:00

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(Acs) Perugia, 27 ottobre 2011 - “Riconoscere un maggiore punteggio alle famiglie che restano in graduatoria per più tempo, senza ricevere l’alloggio popolare è un atto di buon senso che accoglie quanto proposto con la nostra mozione, sulla quale, auspico, si aprirà presto il dibattito in Aula”. Ad affermarlo è il consigliere regionale di Fare Italia, Franco Zaffini, il nuovo disegno di legge della Giunta regionale sull’edilizia residenziale pubblica presentata a Palazzo Donini.

 

“Secondo quanto annunciato dall’assessore Stefano Vinti  - evidenzia Zaffini - il disegno di legge accoglierebbe quelle indicazioni contenute nella mia mozione, secondo cui, chi non riceve l’alloggio, pur avendone i requisiti e rimanendo in graduatoria, deve beneficiare di un maggior punteggio ai fini delle successive assegnazioni”.

 

“La stessa soddisfazione, purtroppo – afferma ancora il consigliere regionale – non possiamo esprimerla per quanto riguarda le norme più rigorose sui requisiti di cittadinanza. Attualmente – spiega Zaffini – per presentare domanda per l’attribuzione di un alloggio popolare, occorre essere cittadini italiani oppure dell'Unione Europea o essere in regola con il permesso di soggiorno, tali requisiti però sono richiesti solo a chi formalmente è titolare della domanda, e non si estendono a tutto il nucleo familiare, dove, per nucleo familiare, si intende, non solo quello formato da parenti ed affini, ma anche da conviventi o coabitanti legati da rapporto di assistenza. Va da se – prosegue l'esponente di Fare Italia – che sollevare dall’obbligo di rispettare i requisiti di cittadinanza gli altri componenti del nucleo, equivale ad allargare le maglie di una partita, quella dell’edilizia residenziale, spesso ricettacolo di abusi e condizioni ai limiti della legalità e, in molti casi, oltre essi”.

 

“Mettere dei paletti precisi sui requisiti di cittadinanza da estendere a tutti coloro che sono beneficiari dell’alloggio, in quanto componenti il nucleo familiare – conclude Zaffini – non significa solo scongiurare situazioni di illegalità, ma soprattutto difendere chi è più debole ed aspetta, avendone pienamente i titoli, che gli venga riconosciuto il diritto di avere un tetto per la propria famiglia”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 27/10/2011