Bocciata mozione su “Riconoscimento ed equiparazione dei liberi professionisti alle imprese nell'accesso ai bandi e alle politiche di sviluppo”
L’atto, di iniziativa del consigliere Laura Pernazza (FI), chiedeva di “integrare quanto prima nelle azioni programmatiche misure specifiche volte a sostenere e promuovere lo sviluppo delle libere professioni, definendo obiettivi chiari e tempi certi di realizzazione e garantendo la massima inclusività dei percorsi di concertazione con gli ordini professionali”
20 Mag 2025 18:09
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(Acs) Perugia, 20 maggio 2025 – L’Assemblea legislativa ha respinto con 8 voti favorevoli della minoranza (FI-FDI-Lega-TPUC) e 13 contrari dai consiglieri di maggioranza (Pd-M5s-Avs-UDPP), la mozione presentata da Laura Pernazza (FI) che intendeva impegnare la Giunta regionale a “riconoscere ed equiparare i liberi professionisti alle imprese nell'accesso ai bandi, alle agevolazioni e alle politiche regionali di sviluppo economico, introducendo criteri di partecipazione adeguati e trasparenti”.
Illustrando l’atto in Aula, Pernazza ha chiesto di “integrare quanto prima nelle azioni programmatiche di mandato misure specifiche volte a sostenere e promuovere lo sviluppo delle libere professioni, definendo obiettivi chiari e tempi certi di realizzazione; garantire la massima inclusività dei percorsi di concertazione con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e tutti gli attori interessati, al fine di raccogliere proposte e necessità provenienti da ogni settore professionale. Inoltre si vuole accelerare e rafforzare il percorso già avviato dalla precedente Giunta, capitalizzando le buone pratiche e le iniziative pilota, per confermare la centralità dei liberi professionisti nella strategia di crescita della Regione”.
Pernazza ha ricordato che “in occasione del mio intervento in Aula sulle linee di mandato, ho evidenziato come tali linee programmatiche non contengano misure specifiche per i liberi professionisti, sebbene essi rappresentino una realtà economica e occupazionale rilevante. La stessa Presidente in quella sede ha riconosciuto questa mancanza impegnandosi a sanarla. Inoltre l’Ordine degli avvocati ha recentemente espresso la propria preoccupazione e ha chiesto un'audizione alla Prima commissione sul tema del riconoscimento dei professionisti, evidenziando la rilevanza di tale questione per molteplici categorie. Riconoscere ed equiparare i professionisti alle imprese nell'accesso ai bandi e alle politiche di sviluppo rappresenta un elemento di equità e pari opportunità. Servono regole trasparenti, politiche mirate e un coinvolgimento strutturato degli ordini professionali e delle associazioni di categoria che favoriscano il consolidamento di un ecosistema economico innovativo e competitivo. Importante ci sia una costante collaborazione tra istituzioni regionali, ordini professionali e associazioni di categoria per la definizione di soluzioni adeguate alle esigenze del mercato del lavoro autonomo”.
INTERVENTI
Francesco Filipponi (Pd): “Credo che sia opportuno aderire al percorso già votato dall’Aula, una risoluzione approvata all’unanimità dei presenti pur con l’assenza della minoranza che, nella seduta precedente, aveva abbandonato l’Aula. Se l’obiettivo è quello di dare libertà ai liberi professionisti di partecipare ai bandi, credo che sia completamente sufficiente il percorso che ha portato all’approvazione dell’atto votato il 6 maggio in quest’aula. Abbiamo chiesto bandi specifici per i liberi professionisti. L’assessore De Rebotti ha già iniziato a lavorare sul tema, quindi sarebbe opportuno aderire a quel percorso, peraltro approvato all’unanimità. Sono a chiedere di ritirare l’atto”.
Cristian Betti (Pd): “Credo che in commissione sia stato fatto un buon lavoro, dove tutte le forze politiche hanno avuto la possibilità di dare il proprio contributo in un percorso che ha dato vita ad una risoluzione condivisa che prevede una serie di azioni vere che possono andare in favore di categorie escluse da determinate opportunità. Oggi, trovarsi a dover discutere nuovamente di una cosa già entrata nel patrimonio regionale, non è comprensibile. Dobbiamo essere pratici, efficienti e consequenziali. Se la risoluzione condivisa è stata già votata e sta producendo dei risultati, ritengo che questa mozione non aggiunga nulla. Si sta facendo dunque un atto inutile su una cosa che sta già producendo risultati”.
Laura Pernazza (FI): “Nel programma politico della maggioranza di oltre duecento pagine non vi è alcun cenno ai professionisti. Chiedo quindi di andare comunque in votazione perché la mozione va nello stesso senso della risoluzione approvata”. PG/