AST TK TERNI: “LA VENDITA DELLE ACCIAIERIE DIMOSTRA L'ASSENZA DI UNA POLITICA NAZIONALE PER LA SIDERURGIA” - SQUARTA (FDI) DOPO IL VOTO DELLA MOZIONE BYPARTISAN DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA

Il consigliere regionale Marco Squarta (FdI) interviene in merito alla mozione unitaria votata oggi dall'Assemblea legislativa contro la vendita delle acciaierie di Terni. Per Squarta “il Governo nazionale deve avere il coraggio di riaprire il dossier della siderurgia continentale battendosi per la tutela delle sue produzioni nazionali”.

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28 Nov 2017 17:15

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(Acs) Perugia, 28 novembre 2017 - “La prospettiva della vendita delle acciaierie di Terni fotografa in modo palese la linea di un Governo che in questi anni è stato incapace di affrontare con schiena dritta e non da comparsa il ruolo strategico delle produzioni siderurgiche nazionali”. Lo dichiara il consigliere regionale Marco Squarta (FdI), spiegando di aver “sostenuto la mozione unitaria votata oggi dall'Assemblea legislativa per la necessità di portare la questione a livello nazionale, ma che l'atto di indirizzo non può da solo essere una azione sufficiente”.

Il consigliere regionale spiega che “a seguito agli accordi siglati nel 2014 siamo giunti ad un epilogo negativo che Fratelli d’Italia da sempre e in modo solitario aveva denunciato. Oggi, mentre si riapre a livello politico il teatrino delle dichiarazioni postume, si continua a guardare l'effetto e non la causa, con l'Unione europea che a parole garantiva una concorrenza più aperta, mentre dall'altro rimaneva impassibile di fronte a ristrutturazioni globali delle produzioni di acciaio che impattavano pesantemente su Terni. Ammesso e non concesso – aggiunge - di essere ancora in tempo, quel che bisogna fare non è solo la politica di sdegno e di convocazione di tavoli ministeriali, ma avere il coraggio di riaprire il dossier della siderurgia continentale battendosi per la tutela delle sue produzioni nazionali.

Ecco di cosa si deve occupare il Governo se vuole avere la possibilità di riaffermare per l'Italia un ruolo di potenza industriale. L’Italia – conclude Squarta - ribadisca la propria sovranità, difenda il lavoro e rilanci una politica industriale nazionale che non può essere subalterna ad interessi contrari all’Italia”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 28/11/2017