(Acs) Perugia, 8 agosto 2016 - “Nell’attesa dei più decisi provvedimenti giudiziari contro un sistema marcio, è necessario che la politica tutta torni a fare la sua parte. Il presidente di Giunta regionale, Catiuscia Marini, e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, dovrebbero intervenire in merito alla ramificata rete malavitosa contro la Thyssen”. Lo dichiara il consigliere regionale Andrea Liberati (M5S) intervenendo nuovamente sulla situazione delle acciaierie.
Liberati ringrazia “la Procura di Terni per quanto sta facendo tra mille difficoltà” ma ritiene che “sulla penetrazione criminale contro la Thyssen a questo punto sia necessario anche l’urgente intervento dell’Antimafia. Abbiamo raccolto altre foto che dimostrano come la vicenda dell’acciaio ‘sporco’ proceda da tempo. Le immagini, che ora invieremo alle Autorità competenti, come già accaduto pochi giorni fa, hanno impressa la data di fine agosto 2014. Di lì a poco sarebbe scoppiata la nota vertenza, con centinaia di dipendenti poi incentivati a lasciare l’azienda”.
Per il capogruppo M5S all'Assemblea legislativa “è evidente che l’inquinamento dei rottami con cemento e altri elementi 'inidonei' (forse anche amianto), sia risultato semplicemente devastante per l’ambiente e la salute di lavoratori e residenti di Terni, con gravissime conseguenze per gli stessi conti di Tk-Ast. Avremmo gradito che l’ineffabile viceministro Bellanova, anziché praticare la cultura dell’omertà e dell’illegalità, prima di pronunciarsi venerdì scorso contro i lavoratori solo per assecondare una corrente interna al Pd, avesse anzitutto offerto loro una panoramica dell’amianto ancora diffusamente presente in Thyssen”.
Andrea Liberati conclude auspicando che “si chiarisca quanto amianto è stato fin qui indebitamente smaltito dentro i forni fusori TK-AST: se acciaio ‘sporco’ è stato usato, le Autorità competenti spieghino quali materiali sono stati dispersi in atmosfera, ricadendo infine sulla Conca. Vorremo capire da quanto tempo perdura questa storia, quanti occhi hanno finto di non vedere e quando l'Antimafia interverrà contro questa rete criminale ben organizzata. Non procedere per tempo rischia di provocare conseguenze esiziali per un’intera comunità”. RED/mp