(Acs) Perugia, 18 ottobre 2016 - “L'accordo di programma sottoscritto al ministero per lo Sviluppo economico nel dicembre del 2014 prevede il controllo pubblico sull'impegno dell'Ast – Tk di mantenere e sviluppare il portafoglio clienti e rafforzare la presenza sul mercato di Aspasiel. Forse l'assessore Fabio Paparelli non si era preparato adeguatamente per rispondere alla mia interrogazione”. Lo dichiara, facendo riferimento alle risposte fornite dal componente della Giunta Marini durante la seduta di question time di ieri (goo.gl/BYGN4i), il capogruppo di Forza Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Raffaele Nevi.
In merito a quanto dichiarato da Paparelli replicando all'interrogazione a risposta immediata da lui illustrata in Aula, Nevi spiega che “la risposta è indicativa di quanto superficiale e pericoloso sia chi gestisce la nostra regione e quanti danni sono capaci di fare senza neanche rendersi conto. L'assessore si è lasciato sfuggire che la Regione Umbria non ci può fare nulla di fronte alla volontà di Ast di smembrare questa realtà. Ciò con buona pace di posti di lavoro persi, clienti che fuggono e imprese ternane che gestiscono i servizi che hanno perso fatturato”.
Per Raffaele Nevi “la cosa più grave è che Paparelli considera quanto scritto nei patti del 2014 alla stregua di carta staccia alla luce, dice lui, dei buoni rapporti che intercorrono con l'azienda in questo momento. Mi sembrava di sognare e invece purtroppo è la realtà e il motivo per il quale l'Umbria sta andando così male, con una classe dirigente che si occupa molto di posti, carriere, correnti, cordate di partito e molto poco delle cose importanti che sono decisive per la tenuta del nostro sistema economico regionale. In vista dell'incontro al ministero per il monitoraggio dell'accordo di programma su Ast che si terrà il prossimo 8 novembre – annuncia infine Nevi - chiederò al presidente della Seconda Commissione, Eros Brega, di fare un approfondimento nell'organismo di Palazzo Cesaroni con sindacati e azienda”. MP