(Acs) Perugia, 18 giugno 2016 - “Ci sono fondi europei per cinque milioni di euro per sostenere economicamente le rette degli asili nido che la Regione non utilizza. Perché le giovani coppie umbre non vengono aiutate mentre vengono invece promosse politiche di sostegno per andare incontro alle esigenze di extracomunitari che, inevitabilmente, hanno Isee molto bassi?”. Per rispondere a questi quesiti il consigliere regionale Marco Squarta (FdI) chiede l'audizione dell'assessore Fabio Paparelli in Terza Commissione.
“Cinque milioni di euro sotto forma di contributi comunitari – spiega Squarta – potrebbero essere impiegati per andare incontro a tante famiglie che vivono momenti di difficoltà legati al lavoro. Tra questi ci sono disoccupati, precari, molti di loro si arrangiano con impieghi traballanti che a causa della loro instabilità impediscono qualsiasi tipo di progetto a medio-lungo termine. Purtroppo ci sono coppie che a causa del problema-soldi rinunciano perfino a mettere al mondo bambini perché non sanno come affrontare le numerose spese, tra le quali quelle relative alle rette degli asili nido”.
A giudizio di Squarta “è compito della Regione pubblicare l'avviso pubblico per l'utilizzo di fondi altrimenti inutilizzati, ma a livello politico da due anni tutto tace. Intanto però le famiglie italiane continuano a soffrire e con difficoltà pagano le rette mensili degli asili nido. Rette che in certi casi arrivano a costare perfino la metà dell'affitto di un appartamento. Il rimborso alle famiglie umbre di quei soldi per i servizi dell'infanzia – conclude - è un atto doveroso da parte della Regione. Sono già passati due anni, non è il caso di perdere altro tempo”. RED/tb