(Acs) Perugia, 10 luglio 2013 - “Dopo mesi di indagini, la Guardia di Finanza ha documentato i maltrattamenti a cui erano sottoposti gli anziani ospiti della casa di riposo Campomicciolo di Terni. Schiaffeggiati, derisi, presi a morsi e rinchiusi nelle proprie stanze, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti. Si tratta purtroppo dell'ennesimo episodio di soprusi perpetrati nei confronti di persone deboli e indifese, dai quali non è più possibile distogliere lo sguardo”. Lo afferma il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli.
Monacelli rileva poi che “le case di riposo rappresentano per molte famiglie l'unica soluzione praticabile per anziani soli e non più autosufficienti, visto che gli enti locali e le Asl non riescono a fornire a domicilio un'adeguata assistenza in termini di orari e prestazioni. L'aumento della richiesta di case famiglia, comunità e case di riposo e le lunghe liste di attesa ne sono la conferma. La qualità della vita garantita agli anziani ospiti di queste strutture non può perciò che essere legata ad adeguati e più stretti controlli da parte degli organi competenti. Controlli – aggiunge - che dovrebbero principalmente basarsi su precisi standard qualitativi, con costanti rilevazioni di 'customer satisfaction' che, attraverso interviste periodiche a ospiti e familiari, rilevino il livello di soddisfazione degli utenti e portino ad un miglioramento continuo dei servizi offerti. Questo strumento, che evidenzia la percezione degli utenti, sarebbe anche un mezzo a tutela degli anziani, oltre che fornire ai gestori la possibilità di identificare le priorità di intervento”. Il consigliere regionale conclude evidenziando che “quanto accaduto a Terni è l'esempio lampante che i controlli a cui la struttura è stata sottoposta, sempre che siano stati effettuati, sono stati a dir poco superficiali. Sarebbe pertanto opportuno, in questa ottica, rivedere anche l'accreditamento e le autorizzazioni delle case di riposo e delle case alloggio private”. RED/mp