(Acs) Perugia, 29 aprile 2013 - “E’ nostra ferma intenzione portare avanti una proposta che consenta di costruire piccoli annessi in cui riporre le attrezzature agricole anche ai proprietari che coltivano i terreni a scopo amatoriale”. Così i consiglieri regionali del Partito democratico Andrea Smacchi, Luca Barberini e Fausto Galanello smentiscono “categoricamente quanto affermato dal presidente di Italia Nostra Urbano Barelli (http://goo.gl/kSJr3), in un comunicato nel quale si paventa una sanatoria dei fabbricati non dichiarati, che in Umbria sono decine di migliaia”.
Smacchi, Barberini e Galanello evidenziano che “altre Regioni, come la Toscana, si sono dotate da anni di normative che prevedono tali annessi e non ci sono state né impugnazioni né tanto meno sentenze di incostituzionalità. I condoni e le sanatorie sono di esclusiva competenza statale e non appartengono né alla nostra cultura giuridica né alla nostra cultura politica. Anzi noi siamo per la tutela dell’ambiente e per l'abbattimento di veri e propri obbrobri edilizi sparsi in tutta la nostra Regione. Rassicuriamo quindi il presidente di Italia Nostra che saremo sempre in prima linea nel difendere il principio di legalità, lo stesso principio che invochiamo noi nei confronti di chi ci attribuisce intenzioni, che rispediamo al mittente, tramite costrutti fantasiosi privi di ogni fondamento. La nostra proposta - continuano i consiglieri del Pd - riguarderà invece le nuove realizzazioni che, tramite un regolamento, avranno norme costruttive rigorose e rispettose del territorio regionale e in nessun caso prevederà soluzioni retroattive. Nella nostra Regione sono stati censiti circa 54 mila fabbricati non dichiarati, molti dei quali sono dei veri e propri abusi edilizi che alterano il territorio e privano gli Enti locali dei dovuti introiti tributari a scapito dei cittadini onesti che pagano le tasse. Continueremo per la nostra strada - concludono Smacchi, Barberini e Galanello - consapevoli della appropriatezza delle nostre proposte e non ci lasceremo influenzare da coloro che cercano di veicolare nell’opinione pubblica messaggi catastrofici senza prendere atto che, da anni, esiste un problema al quale occorre dare una soluzione normativa rigorosa e definitiva”. RED/mp