(Acs) Perugia, 19 aprile 2013 - I consiglieri regionali Andrea Smacchi, Luca Barberini e Fausto Galanello (PD) intervengono sugli esiti della partecipazione pubblica con i Comuni dell’Umbria e con gli altri soggetti interessati sulla proposta di legge che riguarda la “Perequazione”, svoltasi stamani a Palazzo Cesaroni. “Dal confronto – spiegano i consiglieri del PD - è emersa la forte richiesta di intervenire al più presto sugli annessi agricoli. In Consiglio regionale si è levata forte la voce delle amministrazioni locali, che chiedono di regolamentare questa tipologia di strutture al servizio di soggetti dediti alla cura e al presidio del nostro territorio regionale”. I tre consiglieri, annunciano che presenteranno a breve un emendamento al disegno di legge in cui si prevederà la possibilità di realizzare annessi agricoli.
Secondo Smacchi, Barberini e Galanello “è evidente come non siano più tollerabili indecisioni. I rappresentanti dei comuni di Gubbio, Gualdo Tadino, Fabro, Ferentillo – sottolineano - vogliono l’opportunità di dare risposte al momento inevase, e si sono fatti portavoce di una evidente frattura tra il legislatore regionale e la realtà quotidiana di tanti cittadini che hanno l’esigenza di avere una rimessa dove riporre le attrezzature agricole. Prendiamo positivamente atto della disponibilità dell’assessore all’ambiente Silvano Rometti a trattare ed approfondire la materia per arrivare ad una soluzione. Nei prossimi giorni – aggiungono – presenteremo un emendamento al disegno di legge in discussione nel quale si prevederà la possibilità di realizzare annessi agricoli anche al fine di mettere i cittadini nelle condizioni auspicate”.
I tre esponenti del PD entrano quindi nel merito della questione: “In Umbria – spiegano - sono stati recensiti circa 54mila fabbricati non dichiarati. Di questi è ragionevole supporre che almeno 15mila siano strutture abusive che deturpano il nostro prezioso territorio. Non è quindi più rimandabile l’adozione di una normativa regionale seria e coerente, come ha fatto la Toscana, che preveda strutture costruite con materiali idonei come il legno che sostituiscano quelle esistenti, a volte costruite con materiali pericolosi come l’eternit. La facoltà di realizzare gli annessi – aggiungono Smacchi, Barberini e Galanello - dovrà essere legata all'utilizzo dei terreni a fini agricoli amatoriali. Non si potrà superare una certa dimensione, sia di superficie, sia di altezza e le strutture dovranno essere posizionate in punti dei terreni che non rendano necessarie opere aggiuntive quali, ad esempio, la realizzazione di strade. Riteniamo - concludono i tre consiglieri del PD - che questa sia la migliore soluzione, per tutelare il nostro territorio dagli abusi e per dare la possibilità alle amministrazioni locali di offrire ai cittadini una soluzione concreta, con dei criteri costruttivi rigorosi”. RED/tb