“Aggiornamento su sicurezza e collaudo Diga di Montedoglio e analisi tariffa acqua ad uso irriguo”
La Seconda commissione in trasferta a Pistrino per audizioni di Eaut, Afor, Sindaci e rappresentanti categoria e di cittadini. Soddisfatto il presidente Mancini per gli approfondimenti tecnici sugli argomenti: sulle rassicurazioni in merito alla sicurezza dell’invaso dai tecnici di Eaut e sugli impegni di Afor per l’abbassamento delle tariffe
22 Giu 2023 09:16
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(Acs) Perugia, 22 giugno 2023 – Si è riunita ieri a Pistrino di Citerna la Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini. Tema unico della riunione: “Aggiornamento sullo stato di sicurezza e sul collaudo della Diga di Montedoglio e analisi della tariffa dell’acqua ad uso irriguo”.
La necessità di un incontro con tutti i soggetti interessati alla sicurezza e all’attività dell’invaso era stata auspicata dal sindaco di Citerna, Enea Paladino e fatta propria dai consiglieri regionali Manuela Puletti e Marco Castellari che hanno espresso l’urgenza della messa a punto dell’iniziativa al presidente della Commissione, Mancini.
In tema di sicurezza della diga, seppure sia stata sottolineata con convinzione l’importanza della stessa per i territori di Umbria e Toscana, dopo quanto accaduto nel 2010 con la rottura di uno sfioratore dell’invaso, e con l’evacuazione dei cittadini della valle, i Sindaci ed i cittadini del territorio della Valtiberina hanno chiesto soprattutto maggiore coinvolgimento nelle fasi di collaudo dell’infrastruttura, prevedendo la presenza nel gruppo tecnico e nel Cda di Eaut (Ente gestore dell’impianto) di un proprio rappresentante territoriale. Alle due Regioni Umbria e Toscana che detengono il 50 per cento ciascuna di Eaut è stato chiesto di stipulare un atto formale che stabilisce i parametri di sfruttamento delle acque della diga. Altro argomento che gli amministratori locali ed alcuni rappresentanti di associazioni di categoria hanno chiesto di affrontare con altrettanta urgenza è il costo dell’acqua che peserebbe in maniera eccessiva sugli agricoltori.
Della preoccupazione “delle 100mila persone che abitano la Valle” ha parlato anche il portavoce del Comitato ‘E45 punto 2’, Gianluca Cirignoni, che nel merito ha detto di aver raccolto oltre 600 firme. “Per noi – ha detto – è una battaglia per la sicurezza. La diga è si utile, ma solo se è sicura e comunque con adeguate forme di compensazione per le persone che si fanno carico del rischio. Ci troviamo di fronte ad uno dei più grandi invasi italiani e di cui una parte è crollata nel 2010 e per il quale crollo, dopo due gradi di giudizio sono stati assolti i responsabili perché estranei ai fatti. Chiediamo di fermare il collaudo e riportare a 90 milioni di metri cubi la capienza dell’invaso che garantisce maggiore sicurezza”.
Il presidente di Eaut (Ente acque umbre toscane) dopo aver ripercorso le fasi della costruzione della diga ha detto di aver “recepito il fatto che occorre una maggiore comunicazione e un maggiore scambio di informazioni con il territorio. Su questo ci sono gli organi preposti tra l’Ente ed i Comuni e per questo è già in programma un ulteriore incontro a metà del prossimo mese di luglio. A questi incontri cercheremo di dare una cadenza continua e costante per rassicurare e tranquillizzare i cittadini. La sicurezza della diga non è in discussione”.
L’ingegner Valter Pascucci (membro esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) ha spiegato ed illustrato nei particolari, con l’ausilio di numerose slide, i sistemi di costruzione dell’infrastruttura e le modalità tecniche con le quali viene monitorata e collaudata, sottolineandone la massima sicurezza al cospetto di ogni possibile avversità meteorologica o di altro genere.
Manuel Maraghelli (Amministratore unico Afor) ha definito l’incontro “proficuo” sottolineando che “circa quattro volte ogni anno, ad inizio stagione, ci incontriamo comunque con gli agricoltori. Quanto emerge sono sostanzialmente cose note. Lo scorso anno si sono inserite alcune problematiche tra le quali una serie di rotture che hanno occupato circa 500mila euro su circa 2 milioni di fatture di acqua, con un'incidenza di circa il 25 per cento del costo dovuto a queste manutenzioni. Poi ha inciso molto il costo dell’energia elettrica e quello del gasolio che pesano circa 25-30 punti percentuali sul costo dell’acqua stessa. È chiaro che nella parte sud della Valtiberina umbra l’acqua va ripompata ed i costi relativi sono molto elevati. L’auspicio è che nel futuro si possano utilizzare irrigazioni a goccia che permetterebbero di utilizzare basse pressioni e di conseguenza un minore consumo di energia. La cosa principale riguarda gli investimenti da fare. Seppure non di nostra competenza, come Afor abbiamo presentato due progetti per ottenere circa 9,5 milioni di euro di investimenti tra la zona di Citerna e di Montone. Poi altri 3,7 milioni dal Psr grazie ai quali, a breve, partiranno lavori in house, piuttosto che esternalizzati. Grazie a questi interventi, nel futuro, dovrebbe migliorare la situazione, anche con progetti che ci impegniamo a fare per alimentare con energia solare le pompe di rilancio. Tutto ciò potrebbe aiutare ad abbassare i costi dell’acqua e riportarli a quelli di qualche anno fa e cioè intorno ai 15-16 centesimi al metro cubo”.
Sono intervenuti, nell’ordine: i sindaci Enea Paladino (Citerna), Paolo Fratini (San Giustino), Rodolfo Braccalenti (assessore Città di Castello), (presente all’incontro anche il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti), il portavoce del Comitato ‘E45 punto 2’ Gianluca Cirignoni, il presidente di Eaut Simone Viti, Valter Pascucci (membro esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici), Manuel Maraghelli (amministratore unico Afor), agricoltori rappresentanti di associazioni di categoria.
Tra i promotori dell’incontro, il consigliere Manuela Puletti (Lega) ha sottolineato l’importanza della riunione e “la necessità di questo confronto espressa dal Sindaco di Citerna e dal Comitato di cui prontamente ci siamo fatti carico in Seconda Commissione. Sono molti i temi su cui intervenire a partire da una maggiore interlocuzione di Eaut con i Sindaci del territorio rispetto al delicato tema della sicurezza e della trasparenza. Auspicabile un tavolo istituzionale rispetto alle tariffe e al costo dell’acqua. Come pure una maggiore sintonia e scambio di informazioni con l’assessorato regionale”.
Per Michele Bettarelli (Pd) “sono stati chiariti molti aspetti da parte di Eaut rispetto al lavoro svolto in merito alla sicurezza. Le relazioni ascoltate sono tranquillizzanti e rassicuranti. La questione delle tariffe è ormai annosa e personalmente ho partecipato a diversi incontri con le associazioni di categoria. Esprimo la mia disponibilità a partecipare ad eventuali, ulteriori tavoli di confronto. Mi preme comunque sottolineare il fatto che le nomine all’interno di Eaut sono di competenza della Giunta regionale. Fosse spettato a me farlo avrei nominato una figura, anche istituzionale, del territorio”.
Il presidente della Commissione, Valerio Mancini ha rimarcato come sulla questione sicurezza della diga sia “emerso un quadro di assoluta tranquillità. I tecnici presenti di Eaut hanno dato complete rassicurazioni sui lavori svolti e sulle procedure di collaudo. Prima dell’audizione, insieme ad altri consiglieri, membri della Commissione abbiamo effettuato un sopralluogo alla diga alla presenza dei responsabili dell’infrastruttura. È stata dunque archiviata la brutta pagina del 2010 quando cedette uno sfioratore. Sono necessari importanti investimenti che permetteranno di avere a valle acqua a costo zero senza la necessità di pompaggio. In questa zona vengono coltivate colture che hanno grande bisogno di acqua come tabacco e granturco per le quali non è possibile alcun impianto a goccia. Per questo gli agricoltori chiedono una tariffazione più congrua. Dalla relazione del Direttore di Afor è emerso che fino al 2017 i costi per la manutenzione straordinaria della rete erano a carico della Regione, mentre da 7 anni sono a carico dell’Agenzia, andando poi a pesare sui fruitori dell’acqua. Si tratta di una stortura che dobbiamo correggere. Il lavoro di questa Commissione, in tema di utilizzo dell’acqua, continuerà con altre audizioni sul territorio a partire, la settimana prossima, dal lago Trasimeno e poi a seguire a Valfabbrica”.
Mancini, infine, ha rimarcato la poca comunicazione di informazioni, in merito alla questione, in possesso della Giunta e dell’assessorato, che non verrebbe condivisa con gli organismi dell’Assemblea legislativa. AS/