AEROPORTO: “I NUMERI CONDANNANO LE POLITICHE DELLA PRESIDENTE MARINI” - PER MANCINI E FIORINI (LEGA NORD) “UMBRIA ISOLATA E NELLA MORSA DELLA CRISI. IL PD PENSA SOLO A TENERE IN PIEDI I SUOI BARACCONI”

I consiglieri regionali della Lega nord Valerio Mancini e Emanuele Fiorini tornano ad occuparsi della situazione dei trasporti in Umbria, sostenendo che “un elenco impietoso di numeri certifica il fallimento della presidente Catiuscia Marini”. Mancini e Fiorini fanno riferimento “ai 12 milioni di euro di finanziamento regionale per l'aeroporto S. Francesco di Assisi, che la virata della presidente verso l'alta velocità, di fatto rende inutili. Alla riduzione dell'8 per cento del reddito complessivo degli umbri. Ai milioni di euro stanziati attraverso Sviluppumbria per i consorzi di Terni e Narni”.

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12 Apr 2016 17:15

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(Acs) Perugia, 12 aprile 2016 - “La risposta piccata della presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini alle nostre osservazioni sul futuro dell'aeroporto 'San Francesco di Assisi', oltre a risuonare come una scusa improvvisata, confermano ulteriormente l'inadeguatezza del Partito democratico in merito alla politica di sviluppo dell'Umbria. La realtà è che di chiacchiere se ne possono fare tante, ma alla fine sono i numeri che contano”. Lo dichiarano i consiglieri regionali della Lega nord Valerio Mancini e Emanuele Fiorini.

Secondo gli esponenti dell'opposizione consiliare “i numeri sono quelli che evidenziano i robusti investimenti fatti sull'aeroporto regionale, dove sono stati spesi ben 42,5 milioni di euro, di cui 12 milioni finanziati direttamente dalla Regione Umbria e che la virata della presidente verso l'alta velocità, di fatto rende inutili. A fronte di questi investimenti, oggi la presidente Marini, per giustificare il fallimento delle politiche economiche regionali (la mancata presenza al tavolo governativo con i vertici Ryanair era e resta pesante ed ingiustificata) ci viene a dire che è necessario puntare sull'alta velocità. Anche se fosse vantaggioso, vogliamo chiedere alla presidente Marini dove vede l'alta velocità in Umbria. Non è certo – continuano - con la fermata dell'alta velocità a Rigutino, in Toscana (quando e se sarà realizzata), che si risolveranno i problemi di isolamento dell'Umbria e il livello dei suoi collegamenti interni. Vorremmo capire come pensa di risanare una Ferrovia centrale umbra che vive, ormai da anni, una situazione critica da Terni a Città di Castello ed oltre. E come pensa di rilanciare il tratto ferroviario della Roma-Ancona che ancora viaggia ad un unico binario, così come la linea Terontola-Foligno. Per non parlare poi delle condizioni drammatiche della viabilità regionale”.

Per Mancini e Fiorini “i numeri oggi testimoniano in maniera impietosa la crisi della Regione Umbria che, in base ai dati Irpef, vede diminuire dell'8 per cento il reddito complessivo basato sulla differenza tra le dichiarazioni dei redditi del 2008 con quelle del 2015. E sono numeri quelli che vedono i comuni umbri cadere in picchiata con percentuali anche in doppia cifra (dal 10 al 20 per cento), sempre in relazione ai redditi Irpef. E sono ancora i numeri che vedono la Regione, attraverso Sviluppumbria, farsi carico delle ulteriori perdite accumulate dal Tns, a distanza di due mesi dall'ultimo esborso di 7,5 milioni di euro e del Consorzio Crescendo, accollandosi milioni di euro di debito. Siamo del parere che continuare a tenere in piedi baracconi in disuso e progetti ormai falliti, non giovi a nessuno, tanto meno alle migliaia di aziende umbre che oggi sono in piena crisi e non hanno alcuna considerazione da parte della Regione. E' un elenco impietoso – concludono - che certifica il fallimento dell'esperienza di governo della presidente Marini. Prima la sua maggioranza ne prenderà atto, meglio sarà per i cittadini umbri”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 12/04/2016