ADISU-SAN BEVIGNATE: “ENNESIMO SCEMPIO A PERUGIA” - VALENTINO (FI) SUL PROGETTO DELLA RESIDENZA PER STUDENTI

Il consigliere regionale di Forza Italia Rocco Valentino si dice esterrefatto per le polemiche nate intorno al progetto di una casa dello studente che l'Agenzia regionale per il diritto allo studio starebbe per costruire a Perugia. Valentino, che ricorda come nel 2007 le forze di opposizione al Comune di Perugia contrastarono, “da sole”, il mega progetto e l'operato dell’allora assessore all’Urbanistica, e oggi sindaco Boccali, sottolinea che “né l’Italia dei Valori, né i Verdi e Rifondazione comunista votarono contro quella delibera in variante al Piano regolatore”. Questa vicenda, secondo Valentino dimostra che l’opposizione a Perugia  ha svolto sempre un “forte ruolo”.

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26 Feb 2014 00:00

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(Acs) Perugia, 26 febbraio 2014 - “Sono veramente esterrefatto, perplesso e indignato per le polemiche nate in questi giorni intorno al mega-progetto di residenza degli studenti che dovrebbe sorgere in via Enrico del Pozzo, davanti all’ex chiesa templare di San Bevignate a Perugia”. Così il consigliere regionale Rocco Valentino (Forza Italia) che spiega: “Nel 2007 siamo stati lasciati da soli, talmente soli che nessuna associazione, nessun politico o cittadino perugino presentò osservazioni alla variante che permetteva quello scempio urbanistico nella nostra bella Perugia. Ed ora che i buoi sono scappati dalle stalle, tutti si accorgono dell’operato dell'attuale sindaco, e allora assessore  all'urbanistica, Boccali”.

Valentino dice di essere “esterrefatto” per vari motivi. “In primo luogo perché con un ritardo di ben 7 anni sia le associazioni ambientaliste che qualche politico finalmente si rendono conto che le battaglie fatte allora dall’opposizione di centro destra in Consiglio comunale erano giuste. Era il lontano 2007 – aggiunge - e conducemmo da soli contro l’allora assessore all’Urbanistica, e attuale sindaco, Boccali, una dura battaglia istituzionale”.

L'esponente di Forza Italia sottolinea che all'epoca dei fatti “né l’Italia dei Valori, né i Verdi e Rifondazione comunista votarono contro quella delibera in variante al Piano regolatore, (la 138 del 2007), anzi, la sostennero con forza e determinazione. Nessuno s’indignò per lo scempio che si sarebbe fatto accanto ad una chiesa costruita a metà del’200. Quindi non capisco – sottolinea Valentino - come mai i partiti di maggioranza prima votano a favore e dopo anni un loro collega, consigliere regionale dello stesso partito, critica così decisamente le loro posizioni: non si può essere maggioranza e opposizione. Nello stesso tempo. Non si può in Comune votare a favore ed in Regione criticare l’operato del proprio partito”.

Il consigliere Valentino si dice inoltre “esterrefatto” perché “molti, quando noi parliamo, pensano che lo facciamo inutilmente, pretestuosamente o in cattiva fede. Oggi, invece, quando pare che gli interessi di questa sinistra perugina non riescano più a combaciare, qualche candidato a sindaco sostiene che sia 'meglio lavorare sul recupero edilizio, sull’uso di spazi dimessi o non utilizzati'. Noi lo sosteniamo da sempre – sostiene l'esponente di Forza Italia -, anche per tutelare quel decoro urbano, tanto celebrato nella Belle Époque perugina dei primi del ‘900 con villette liberty disseminate intorno alla città. Ma, il bel Wladimiro (sindaco di Perugia ndr), non la pensa e non la pensava così: 'l’importante è cementificare', pare che 'più getti e più hai la possibilità di vincere', come ad un concorso a premi. Vorremmo sapere se invece a vincere saranno i soliti noti o, come succede sempre, perderanno i cittadini.

L'esponente di Forza Italia si dichiara ancora “esterrefatto” per la scelta di realizzare nuovi alloggi per per una questione di  “opportunità”: “L’Università - spiega Valentino - ha già degli alloggi di proprietà che stavano dietro al rettorato che prima concedeva all’Adisu e che adesso sono dimessi; non si possono adeguare quelli? Altra domanda: nel progetto della nuova Monteluce, sono stati previsti gli alloggi universitari, quindi o sono insufficienti quelli previsti nell’area dell’ex ospedale o è superfluo costruirne di nuovi a pochi metri di distanza. Quanto vogliamo ancora coprire di cemento il nostro territorio? Frane, le alluvioni ed altri disastri idrogeologici, possibile che non ci hanno ancora insegnato che dobbiamo rispettare la terra su cui viviamo e che dobbiamo restituire ai nostri figli dopo il nostro passaggio?. E ancora sull'opportunità di tale scelta: “Sarebbe meglio che la Regione – afferma Valentino -, a fronte di un calo fortissimo d’iscritti all’Università (anche grazie alla pessima fama che questa Amministrazione ha regalato all’ex Augusta Perusia), con le case in centro già mezze vuote, con i proprietari alla ricerca di affittuari, investisse le proprie risorse sull’edilizia residenziale pubblica. Del resto ci sono giovani coppie che non possono sposarsi perché nonin grado di permettersi di avere una dimora adeguata”.

Il consigliere Valentino, infine, rileva che una nota positiva, “quanto tardiva, è il ritiro, da parte di Boccali, di quella 'variante'. Un'azione che arriva tardi, dopo che vari enti si sono impegnati anche verso aziende. Questa vicenda – sottolinea Valentino - dimostra, se ancora fosse necessario, che l’opposizione a Perugia c’è e c’è sempre stata, è che purtroppo chi amministra, forte del cieco e inconsapevole consenso che la gente gli dava se ne 'stra-fregava' di quello che dicevamo: avrebbero potuto anche candidare anche 'un gatto' ma tanto la gente l’avrebbe votati lo stesso. Oggi, almeno a parole – conclude -, non è più così, e sta nascendo nelle coscienze dei perugini la consapevolezza e la volontà di cambiare le cose. Verificheremo nelle urne se la voglia di cambiamento è reale o effimera, come le delibere che, secondo convenienza, Boccali fa approvare, e poi annulla”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 26/02/2014