ACQUE MINERALI: “CON IL CRITERIO DELLA PROPORZIONALITÀ RISORSE CERTE PER I COMUNI DOVE INSISTONO SORGENTI” - NOTA DI SMACCHI (PD)

Il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi sottolinea che, con l’emendamento alla manovra di bilancio da lui presentato, firmato anche dal consigliere Rometti (Socialisti), si introduce il criterio della proporzionalità,  in base alla quantità di acqua prelevata, rispetto ai contributi da destinare ai Comuni su cui insistono sorgenti o impianti di imbottigliamento di acque minerali: “per i Comuni della fascia appenninica – spiega Smacchi – significa poter presentare progetti e mettere a bilancio risorse pari 160mila per Gualdo Tadino, 100mila euro per Gubbio, 35mila euro per Nocera Umbra e  20mila euro per  Scheggia.

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21 Dic 2018 12:45

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(Acs) Perugia, 21 dicembre 2018 - “Con l'emendamento a firma mia e del consigliere Rometti, approvato ieri dall’Assemblea legislativa nell’ambito della manovra di bilancio, si introduce in legge il fondamentale criterio della proporzionalità per quanto riguarda i contributi da destinare ai Comuni su cui insistono sorgenti o impianti di imbottigliamento di acque minerali”: lo sottolinea il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Smacchi.

“Grazie a questo emendamento - spiega Smacchi - a partire dal 2019,  la quota del 30 – 40 per cento dei diritti annuali derivanti alla Regione dal pagamento dei canoni concessori da parte delle aziende che effettuano il prelievo o l’imbottigliamento di acque minerali, verrà assegnata ai Comuni in proporzione alla quantità di acqua prelevata o imbottigliata nel territorio di ciascun Comune. La restante parte, dal 60 al 70 per cento, a seconda delle esigenze di bilancio, resterà  invece nella disponibilità della Regione e quindi  di tutto il territorio regionale”. 

“Con questo emendamento – prosegue - viene inoltre previsto che i progetti presentati dai Comuni possano essere finalizzati anche alla riqualificazione urbana, alla sistemazione di strade, nuovi marciapiedi, punti luce, oltre che alla riqualificazione ambientale dei territori interessati. Ad oggi, nella nostra regione, i Comuni dove insistono sorgenti d'acqua o impianti di imbottigliamento sono tredici: Scheggia - Pascelupo,  Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Cerreto di Spoleto, Gubbio, Acquasparta, Montecastrilli, San Gemini, Terni, Città di Castello, Spello, Sellano e Foligno. In concreto, rispetto al totale di circa 1,5 milioni di euro di canone annuale introitato dalla Regione Umbria, ai Comuni interessati, in base alla quantità di acqua prelevata o imbottigliata nel territorio, verranno distribuite nel 2019 risorse spari a 600mila euro, ossia il 40 per cento del totale. Nel dettaglio, per i Comuni della fascia appenninica vorrà dire la possibilità di presentare progetti e mettere a bilancio risorse pari 160mila per Gualdo Tadino, 100mila euro per Gubbio, 35mila euro per Nocera Umbra e  20mila Euro per  Scheggia”. RED/pg

Ultimo aggiornamento: 21/12/2018