WEBRED: “L’ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI COMPORTA UN FORTE AGGRAVIO DI COSTI” - ZAFFINI (FARE ITALIA) SULLLA RIORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ

Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia), con un'interrogazione chiede alla Giunta regionale “chiarimenti urgenti” sulle sorti della società Webred, ora che la Regione sta attivando il processo di riorganizzazione “dicendosi obbligata a chiudere o privatizzare Webred”. Zaffini parla di forte aumento dei costi che avrà un riflesso negativo in termini di “servizi ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni coinvolte, mettendo anche a rischio 400 posti di lavoro”. L'esponente del centrodestra sollecita quindi la Giunta a presentare al Consiglio regionale gli atti che la maggioranza sta ponendo in essere nel percorso di riorganizzazione di Webred.

Data:

24 Ott 2012 01:00

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(Acs) Perugia, 24 ottobre 2012 - “Dove prenderà i soldi la Regione Umbria, per mantenere i livelli dei servizi Cup dell’informatizzazione regionale ora che si dice obbligata a chiudere o privatizzare Webred?”. È questo il punto centrale di un'interrogazione con cui il consigliere regionaleFranco Zaffini (Fare Italia) chiede urgenti chiarimenti all’assessore Rossi circa le sorti della società “in house”, dei servizi erogati e dei dipendenti che in essa operano. Secondo l’analisi dell'esponente del centrodestra, infatti con la cessione ai privati, Webred Servizi Scarl “non sarà più esente da Iva, come accaduto finora in virtù del suo status di soggetto ‘in house’, ma la Regione sarà tenuta a liquidare, alla nuova società, fatture con Iva computata al 22 per cento (23 a partire da luglio 2013) che, stando agli ultimi fatturati, avranno un’incidenza di circa due milioni di euro”.

Al problema dell’iva – spiega Zaffini – si aggiunge, poi, il mark up (rapporto tra prezzo del servizio e costi), stimabile in un ulteriore 10-15 per cento rispetto all’attuale fatturato, che il nuovo soggetto (privato o cooperativa che sia) dovrà destinare alla copertura di oneri finanziari, remunerazione del capitale investito e utile aziendale. E di tali costi la Regione deve dare conto, spiegando come intenda mantenere i livelli e l’erogazione dei servizi, senza incidere sulle tasche, già provate, dei contribuenti umbri”.

Da ultimo, ma non per ultimi – sottolinea Zaffini – ci sono 400 posti di lavoro da tutelare e che rischiano, non solo di mandare in crisi altrettante famiglie, ma soprattutto di mandare in crisi il sistema dei Cup delle Asl regionali, interamente gestito dai lavoratori di Wbered Servizi. E’ una partita molto delicata – aggiunge – in cui la Regione deve dimostrare di avere le idee chiare sul da farsi, innanzitutto portando immediatamente in Consiglio regionale il piano di razionalizzazione della società che deve essere approvato dal commissario straordinario, previsto dal decreto di spending review, entro il prossimo 14 novembre. Per questa ragione – conclude l’esponente del centrodestra – è urgente che l’assessore venga in Consiglio a presentare gli atti che la maggioranza pone in essere sul percorso di riorganizzazione di Webred, sui costi aggiuntivi che esso verosimilmente comporterà e sul riflesso che avrà in termini di servizi ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni coinvolte”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 24/10/2012