(Acs) Perugia, 21 settembre 2020 – “È necessario che le istituzioni regionali tengano maggiormente conto del significativo aumento dei casi di violenze di genere, strettamente legato alla fase di emergenza sanitaria, così come rilevano i dati fortini dall’Oms e dall’Istat a livello italiano e regionale”. È quanto afferma il capogruppo regionale del Partito democratico Tommaso Bori annunciando “di aver inoltrato al Presidente del Comitato per il controllo e la valutazione, Thomas De Luca, una formale richiesta, per promuovere una verifica sulla corretta e regolare applicazione della clausola valutativa in merito a due leggi regionali: la ‘3/2017’ ‘Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere’, e la ‘14/2014’ ‘Norme per le politiche di genere e per una nuova civiltà delle relazioni tra donne e uomini’”.
“Si tratta – spiega Bori - di un atto che riteniamo doveroso e opportuno per verificare, a distanza di anni, quale sia attualmente il reale livello di attuazione di queste due leggi che erano state approvate con l’intento di sostanziare dei valori di civiltà e tradurli in azioni concrete, tanto più necessarie in questa fase di emergenza in cui l’isolamento e la paura provocati dall'emergenza coronavirus hanno innescano nuove spirali di aggressività e violenza contro donne, uomini, bambini o anziani. Ritengo altresì che su questi temi sia necessario dare un segnale in controtendenza circa un certo clima di arretramento culturale che sta minando i diritti e la convivenza civile”.
“A tal fine – conclude Bori - ho chiesto che all’esito di tale accertamento venga fatta una puntuale relazione nella prima seduta utile del Comitato, così da poter richiedere l'immediata attivazione delle azioni e misure eventualmente non applicate”. RED/dmb