(Acs) Perugia, 21 dicembre 2010 – Il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Franco Zaffini (Fli) e composto da Andrea Smacchi (Pd), Maria Rosi (Pdl), Massimo Buconi (Socialisti), e Lamberto Bottini (Pd), ha ascoltato in audizione il dirigente del Servizio sistema informativo regionale Pasquale Piccioni e Stefania Cardinali, dirigente del Servizio amministrazione del personale e relazioni sindacali, nell’ambito dell’indagine sulla Sanità regionale.
Questa audizione è stata richiesta per fare chiarezza su quanto emerso in quelle riservate alla società Webred, che gestisce il sistema informatico della Regione e delle Aziende sanitarie, relativamente a fatture che la Regione Umbria non ha pagato. I dirigenti regionali hanno spiegato che le lettere spedite a Webred, che avevano sollevato l’interesse del Comitato di monitoraggio e vigilanza, “sono il risultato di una normale ricognizione effettuata prima dei pagamenti, nella quale è emerso che le fatture contestate sono state emesse prima che fossero effettuati i collaudi sui prodotti, quindi non erano pagabili”.
Al termine dell’audizione, il presidente del Comitato di monitoraggio, Franco Zaffini, ha parlato di “sfasature su fatturazioni di importi consistenti” e ha detto che l’indagine del Comitato “andrà avanti, anche per valutare lo stato dell’arte e considerare l’opportunità o meno di mantenere una società in house per l’informatica, con un mercato che bussa alle porte”.
“È provato dai fatti che ci sono difficoltà – ha spiegato Zaffini - risolvibili con una migliore organizzazione, oppure va preso atto che non è per l’Umbria avere una società come questa. Sottoporremo questa riflessione al Consiglio regionale, dove presenteremo una proposta di risoluzione su tutto quanto è emerso nel corso delle audizioni riguardanti la sanità, quindi gli affidamenti senza gara e sottosoglia, le ambiguità emerse nell’attività dei revisori dei conti, l’assenza di relazioni scritte periodiche da indirizzare al Consiglio regionale che – ha sottolineato Zaffini – ha precise funzioni di controllo che non può delegare a questi pur eccellenti professionisti, i quali sembrano operare con una mentalità più da aziende private che da enti pubblici”.
Il Comitato chiederà un supporto alla presidenza del Consiglio per esaminare la grande mole di documentazione raccolta e portare avanti un supplemento di istruttoria, mentre la posizione dell’Agenzia Umbria Sanità, dove sono emerse criticità evidenti, sarà stralciata per essere sottoposta con urgenza all'Assemblea regionale. PG/pg