VENTENNALE SISMA: “LA BUONA RICOSTRUZIONE DEL 1997 ISPIRI QUELLA DEL NUOVO TERREMOTO DEL 2016” - NOTA DI RICCI (RP)

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Rp) ricorda i venti anni dal sisma dell'Umbria e delle Marche. Per Ricci “la ricostruzione del 1997 fu buona e rapida” e si augura che possa “ispirare anche alcune scelte per la ricostruzione di Norcia, Cascia e la Valnerina, nonché del Centro Italia”.

Data:

25 Set 2017 14:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 9 secondi

 

(Acs) Perugia, 25 settembre 2017 - “Venti anni fa il terremoto Umbria - Marche 1997. La memoria è rivolta a chi ha perduto la vita e avuto gravi problemi per le case, le attività e i beni culturali. Un ricordo vivo, purtroppo, per il recente sisma in Valnerina e nel Centro Italia”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente).

“Chi vive un terremoto – prosegue Ricci - conserva, per sempre, il ricordo di quel momento, dell'ora e dove si trovava. Io ero nel Comune di Assisi, negli spazi dell'ultimo piano. La torre di piazza, durante il terremoto, sembrava cadere sui palazzi. Poi l'uscita, correndo, fra le macerie e la nebbia dei calcinacci. All'esterno, poco dopo, già arrivavano le preoccupanti notizie dei crolli e dei morti nella Basilica di San Francesco. Quel giorno la scelta di tenere le basiliche, le scuole e i luoghi pubblici chiusi (a causa delle scosse della notte e per le doverose verifiche) evitò ben più gravi danni alle persone, e agli ospiti, presenti in Assisi. Tanti rimasero senza casa e il turismo sparì, improvvisamente, in Assisi e gran parte dell'Umbria. Tra i molti ricordi degli anni successivi c'è quello che tornammo a lavorare, anche in luoghi inusuali fra piazze esterne, tende d'emergenza e container, riscoprendo il senso della comunità e del fare insieme con un fraterno umanesimo e una forte collaborazione fra persone e istituzioni. Ricordo i tanti ponteggi e le impalcature che avvolsero quasi tutti gli edifici e i beni culturali. Dalla pianura Assisi sembrava un unico grande cantiere. Meno di due anni dopo venne riaperta la Basilica di San Francesco. Con essa si ricreo, gradualmente, anche il turismo perduto due anni prima. Ci sono gli anni della ricostruzione di Assisi e delle tante opere di riqualificazione urbana dove il terremoto fu l'occasione per ripensare strategicamente la città di Assisi e il suo territorio”.

“La ricostruzione di Assisi e dell'Umbria nel 1997 e anni successivi – continua Ricci – fu buona e rapida. Mi auguro ispiri anche alcune scelte per la ricostruzione di Norcia, Cascia e la Valnerina, nonché del Centro Italia. E questo senza citare il termine modello, in quanto ogni sisma include specifiche caratteristiche e necessità. A distanza di venti anni, guardando il paesaggio storico urbano di Assisi e dell'Umbria, si erge in noi il grato ricordo a chi per questo luogo, a cui il mondo guarda per i valori simbolici e legati alla propria interiorità, ha dedicato la vita e l'impegno. Un impegno – conclude - oggi diventato eredità da lasciare a quel futuro che noi speriamo nella consapevole continuità storica del nostro tempo”. RED/dmb

Ultimo aggiornamento: 27/09/2017