“Per un’Umbria libera dai tumori HPV-correlati”

L’Assemblea legislativa approva la mozione a firma delle consigliere regionali del Partito democratico Sarah Bistocchi, Maria Grazia Proietti e Letizia Michelini

Data:

27 Nov 2025 19:09

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(Acs) Perugia, 27 novembre 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la mozione “Per un’Umbria libera dai tumori HPV correlati”, firmata dalle consigliere regionali del Partito democratico Sarah Bistocchi e Maria Grazia Proietti e Letizia Michelini.

L’atto impegna la Giunta a “istituire un ‘Piano regionale per l’eliminazione dei tumori HPV-correlati’ che integri vaccinazione, screening e comunicazione; recuperare le coperture vaccinali femminili e maschili, estendendo l’offerta vaccinale fino a 30 anni anche agli uomini, al fine di garantire equità e pari opportunità di prevenzione tra uomini e donne, coinvolgendo farmacie, medici di medicina generale e punti di prossimità; potenziare la comunicazione istituzionale e scolastica, favorendo una maggiore consapevolezza sui rischi dell’HPV e sull’importanza della prevenzione, con iniziative dedicate; prevedere risorse dedicate al ‘Piano regionale per l'eliminazione dei tumori Hpv-correlati’, al fine di garantire l’implementazione delle misure di prevenzione, vaccinazione, screening e comunicazione per raggiungere l’obiettivo di rendere la nostra regione libera dall’HPV entro il 2030, in linea con la strategia dell’Oms”.

Illustrando l’atto in Aula Sarah Bistocchi (Pd) ha detto che “il Papilloma Virus, noto come HPV (Human papilloma virus), è la più comune infezione trasmessa sessualmente nei Paesi sviluppati ed è responsabile di una quota significativa di tumori prevenibili con lo screening e contrastabili con la vaccinazione, che è gratuita. Non solo il tumore della cervice uterina, ma anche tumori anogenitali e orofaringei che colpiscono sia donne che uomini. L’Oms ha l’obiettivo di eliminare entro il 2030 il tumore della cervice uterina attraverso tre traguardi: il 90% delle ragazze vaccinate contro l’HPV entro i 15 anni, il 90% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e nuovamente entro i 45 anni e il 90% delle donne con lesioni cervicali precancerose o invasive trattate in modo tempestivo. Ma anche la vaccinazione dei maschi è un passaggio decisivo per raggiungere l’eliminazione del virus. Il protocollo vaccinale prevede 3 dosi da somministrare nell’arco di 6 mesi per gli over 14, mentre sono 2 le dosi da effettuare, a distanza di 6-12 mesi, per gli under 14. La vaccinazione viene consigliata anche a chi ha già avuto un contatto con il Papilloma virus oppure a chi ha subito un intervento chirurgico per rimuovere lesioni sia benigne che maligne, in quanto capace di rafforzare il sistema immunitario. Abbiamo voluto presentare questo atto il 17 novembre perché è la giornata internazionale di sensibilizzazione per l’eliminazione del tumore della cervice uterina e degli altri tumori HPV correlati. Si tratta infatti di un tema che attraversa le generazioni: ai più giovani vogliamo ribadire l’importanza di rapporti sessuali protetti. Ma è un tema che attraversa anche i generi perché non è un qualcosa che riguarda soltanto le donne ma riguarda pure gli uomini, i quali non sono estranei al problema perché possono essere portatori sani o ammalarsi loro stessi. Una battaglia che possiamo affrontare e vincere tutti insieme, a cominciare dall’impegno delle istituzioni, che daranno il loro contributo attraverso il prossimo Piano sociosanitario. Potenziare la vaccinazione, lo screening e le campagne di informazione può ridurre in modo significativo l’incidenza dei tumori HPV-correlati, salvare vite, ridurre la sofferenza e contenere i costi sanitari. Vaccinare, informare e monitorare significa investire nella salute dei cittadini, ridurre disuguaglianze e offrire alle nuove generazioni la concreta possibilità di vivere libere dai tumori prevenibili. L’Umbria su questo può diventare un modello”.

INTERVENTI 

Maria Grazia Proietti (Pd): “Ho voluto firmare questa mozione che mi sta a cuore come medico e come consigliere. La nostra Regione può farsi partecipe di questa buona pratica medica e questo obiettivo ambizioso di eliminare il tumore della cervice uterina entro il 2030. Serve impegno collettivo e continuo per colmare i ritardi ancora presenti. La Regione ha avuto sempre una grande tradizione sulle vaccinazioni. Vogliamo avvicinarci agli standard richieste attraverso l'organizzazione di politiche vaccinali senza distinzione di sesso. Vaccinare i ragazzi significa interrompere più rapidamente la circolazione virale, proteggere direttamente gli uomini da fattori HPV correlati, garantire equità di prevenzione e ridurre il gender gap nelle coperture vaccinali e tutelare le persone più vulnerabili. Vaccinare i maschi è un tassello indispensabile per raggiungere l'eliminazione. Una società che vaccina entrambi i generi è una società che si protegge meglio. I dati preliminari del 2024  confermano il trend positivo in Umbria tanto nelle vaccinazioni che nello screening. Significa che stiamo lavorando bene. La prevenzione è l'intervento più vantaggioso che abbiamo: tutela la salute dei pazienti evitando malattie gravi e interventi invasivi, riduce la sofferenza delle persone e permette al servizio sanitario nazionale di risparmiare risorse preziose. L'Umbria ha competenze, professionalità e una rete sanitaria che può diventare un modello. Con questa allora mozione vogliamo ridurre in modo significativo l'impatto dei tumori HPV correlati per proteggere davvero la salute delle nuove generazioni”.

Stefania Proietti (presidente Giunta): “La Giunta regionale si impegna a dare seguito alla mozione e a rafforzare le azioni intraprese, continuare ad aumentare la copertura vaccinale, estendendo l'offerta e promuovendo il recupero delle coorti non ancora raggiunte, potenziare l'adesione allo screening della cervice uterina, con particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili, rafforzare la comunicazione istituzionale e scolastica verso la popolazione, i giovani, i genitori e gli operatori sanitari per incrementare la consapevolezza sul legame tra HPV screening e tumore alla cervice uterina. La Regione Umbria è in linea con la strategia Oms e punta a essere tra le prime regioni italiane a centrare questi importanti obiettivi. La Regione lavorerà all'istituzione di un piano regionale per l'eliminazione dei tumori HPV correlati, che integri vaccinazione e screening e comunicazione prevedendo le necessarie risorse. Questa è una problematica che ogni anno interessa migliaia di persone e che potrebbe essere addirittura evitata. La mozione riconosce le competenze già consolidate della Regione e ne evidenzia l'importante ruolo come potenziale modello nazionale di integrazione tra prevenzione primaria e secondaria. Questo lo stiamo disegnando nella rete oncologica regionale Umbra che stiamo approntando come il piano socio-sanitario. L'Umbria ha già ottenuto risultati significativi che dimostrano un'efficace strategia di prevenzione. La copertura vaccinale anti-HPV per le ragazze di 15 anni nate nel 2007 è pari all'82,66%. Per le dodicenni nate nel 2009 la copertura è del 77,42%. Da agosto 2024 è stata attivata la vaccinazione gratuita per le donne nate nel 94-95, 29-30 anni. Nel programma di screening della cervice uterina la partecipazione in Umbria è risultata del 65,4%. La Regione Umbria, grazie ai dati e alle strategie attuate, si colloca in una posizione avanzata rispetto agli obiettivi dell'Oms puntando a rendere la regione libera dall'HPV entro il 2030”.

Donatella Tesei (Lega): “L’Umbria è molto avanti per il grandissimo lavoro che abbiamo portato avanti nel quinquennio precedente, con risultati assolutamente straordinari. Il target da raggiungere nel 2030 è sicuramente alla nostra portata, basta semplicemente continuare e proseguire su una strada che abbiamo fortemente voluto e portato avanti con grande determinazione. I dati di Agenas lo dicono ma lo dicono anche molti altri riconoscimenti che su questo fronte la Regione Umbria ha avuto. Continuare su questa strada ci vedrà favorevoli”. 

Matteo Giambartolomei (FdI): “Voteremo a favore della mozione, anche perché sono padre di tre figli di cui due femmine adolescenti. Sono ben consapevole del problema oggi di un approccio alla sessualità fatto ormai in modo assolutamente normale senza nessun tipo di precauzione. Se riusciremo a unire la volontà di iniziare un percorso di vaccinazione, anche per quanto riguarda gli uomini, a una sensibilizzazione e ad una maggior informazione per quanto concerne l'utilizzo degli anticoncezionali, questo atto non può che trovarmi favorevole”. DMB/

Ultimo aggiornamento: 27/11/2025