(Acs) Perugia, 11 giugno 2010 - Il capogruppo dell'Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, ha presentato una interrogazione al presidente della Giunta regionale in cui chiede azioni ed interventi da parte dell'Esecutivo a salvaguardia del corso di laurea in Economia del turismo di Assisi, al fine di evitare, che la soppressione di questo corso di laurea “avvenga in una logica di scambio, volta a garantire la sopravvivenza di altre sedi decentrate, prescindendo anche da argomentazioni numeriche in riferimento agli iscritti”.
L’esponente dell’Udc evidenzia che “nelle linee programmatiche 2010 - 2015 presentate al Consiglio, si afferma che il turismo rappresenta 'il secondo motore dello sviluppo dell'Umbria proprio per la sua capacità di attivare consumi, investimenti e reddito in molti settori': il risparmio finanziario e i tagli da attuare nei confronti delle Università devono tenere conto delle esigenze di qualità al fine di valorizzare il ruolo strategico che le stesse Università hanno nel tessuto economico, sociale, scientifico, culturale dell'Umbria. È inoltre opportuno, in un'ottica di attenta razionalizzazione finanziaria, perseguire per le sedi decentrate i criteri delle peculiarità territoriali, che danno senso alla presenza di corsi di laurea”.
Il capogruppo dell'Udc ricorda che “nel 1993 ad Assisi nascevano i primi corsi di Laurea in Economia del Turismo, insieme all’Università di Bologna con sede in Rimini. Ad Assisi è nato il 'pensiero scientifico' italiano sul tema dell’Industria dell’ospitalità e della pianificazione turistica del territorio attraverso la messa a punto di modelli didattici, ricerche e prototipi manageriali nonché corsi di aggiornamento professionale. Ancora oggi, malgrado siano state attivate oltre cento sedi in Italia legate a corsi universitari sul turismo, ad Assisi si è mantenuto inalterato il numero degli iscritti annuali, provenienti da tutta Italia, nel segno della qualità dei corsi in un settore strategico e fondamentale per lo sviluppo del Paese”.
Per il consigliere centrista, “i tagli prospettati ai finanziamenti statali determinano una condizione in cui l'Università degli studi di Perugia dovrà ridimensionare l'offerta fino ad oggi garantita”, mettendo in dubbio l'esistenza stessa del corso di laurea in economia del turismo di Assisi. MP/mp