Così il capogruppo di Rifondazione comunista – Fed. Sin., Damiano Stufara, che sottolinea come l’Università italiana si regga “sul lavoro di migliaia di ricercatori, che a fronte di un misero compenso e senza il riconoscimento della loro attività curricolare garantiscono giorno per giorno lo svolgimento delle lezioni. Giusta dunque – aggiunge - la scelta dei precari dell'università di seguire alla lettera la normativa vigente, che prevede per loro la sola attività di ricerca e nessun compenso per l'insegnamento: si dimostra così l'illegalità e l'iniquità su cui si basa il sistema dell'istruzione nel nostro Paese. Illegalità e iniquità – sottolinea Stufara - che costituiscono di fatto il metodo ordinario di governo instaurato dalle destre in tutti i settori del nostro paese”.
Secondo il capogruppo di Rifondazione “le proteste nel mondo dell'università e della scuola, le contestazioni operaie, il malcontento diffuso nella popolazione possono e devono convergere in una prospettiva comune di rilancio del paese, incentrata sul diritto al lavoro e ad un'esistenza dignitosa. E per questo vanno sostenute con forza”. RED/tb
