(Acs) Perugia, 14 giugno 2023 - “Ieri in Consiglio regionale è successa una cosa inedita per questa legislatura. Per la prima volta in Aula è stato discusso un atto integrato sui temi legati alle politiche e al welfare studentesco: non solo diritto allo studio, ma anche alla mobilità, alla salute e alla casa, attraverso una mozione organica che punta a cambiare marcia rispetto a una generazione che è troppo spesso fuori dall’agenda politica e istituzionale”: a sottolinearlo è il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd) a proposito della mozione “Umbria studiata per studiare”, la “proposta quadro del Partito democratico e dei Giovani democratici elaborata per riformare e rilanciare le politiche per il diritto allo studio universitario e il welfare studentesco in Umbria”.
“Non ci limitiamo a qualche intervento – spiega Bori - ma proponiamo una nuova visione organica del diritto allo studio pensata per rendere l’Umbria il miglior posto dove studiare, in cui gli umbri vogliano restare e gli studenti di ogni dove vogliano venire. ‘Umbria studiata per studiare’ propone infatti una serie di interventi organici che mirano ad integrare la visione classica di diritto allo studio con maggiori investimenti sul diritto alla mobilità, all’abitare, alla salute, al welfare. Rendere strutturale l’abbonamento agevolato per gli studenti e rilanciare la mobilità notturna, stabilizzare la No Tax Area fino a 30.000 euro di Isee, varare un nuovo Piano per la residenzialità universitaria contro la crisi abitativa, costruendo nuovi studentati e tramite politiche fiscali mirate per la messa a disposizione di alloggi privati, servizio psicologico studentesco e medicina di base per i fuori sede oltre al potenziamento delle politiche per l’orientamento e l’inserimento al lavoro, un piano di agevolazioni e servizi per i beni di prima necessità, l’accesso alla cultura e allo sport, la promozione delle attività socio-aggregative e culturali degli studenti e delle studentesse”.
“Anche il rapporto AlmaLaurea 2023, uscito proprio ieri - prosegue il consigliere dem - ci consegna un quadro chiaro: nella nostra Regione arrivano sempre più studenti da fuori, ormai oltre un terzo del totale, che scelgono l’Università di Perugia per la qualità della sua offerta formativa e che per oltre il 90% si dichiarano soddisfatti del percorso di studi svolto. Questo significa che la nostra Università sta crescendo e può tornare ad essere il vero motore dello sviluppo regionale, com’è stata per tanti anni. Ma significa anche che la Regione deve fare la sua parte fino in fondo: è il momento di fare un vero investimento sulle politiche per lo studio perché un maggiore numero di studenti richiede anche maggiori e nuovi servizi di mobilità, mense, alloggi, opportunità poi sia di studio che di lavoro. Noi vogliamo che i nostri atenei siano davvero comunità accoglienti che si occupino anche di salute, salute mentale, di opportunità lavorative, della crescita degli studenti che scelgono l'Umbria per formarsi e vorrebbero anche sceglierla per continuare a viverci”.
“Ieri sono stati presenti alla seduta del Consiglio – prosegue Bori - anche gli studenti dell’Udu Perugia che, in occasione della presentazione della mozione, hanno manifestato davanti a Palazzo Cesaroni per rivendicare risposte concrete sul rinnovo dell’abbonamento regionale ai trasporti, della No Tax Area e sulla crisi abitativa. La presenza del sindacato studentesco, le cui istanze sono recepite nella nostra proposta, è stata particolarmente significativa perché ha dimostrato a tutti quanti come sia sentita e forte l’esigenza di risposte da parte delle istituzioni, tant’è che tutto il Consiglio ha riconosciuto la centralità della nostra proposta e gli studenti sono stati ricevuti in audizione con gli assessori regionali Agabiti e Melasecche. Siamo dunque soddisfatti per aver ricevuto dai colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza la disponibilità a discutere il testo in Commissione, in maniera plurale e congiunta e con tempi certi”. RED/