“Umbri costretti a pagare 184 milioni di euro per errore di Giunta, senza alcun passo indietro”
Nota di Eleonora Pace (FdI): “Per un disavanzo sovrastimato, il governo umbro pesca dalle tasche dei cittadini e non è disposto a discutere la revisione della manovra”
27 Ott 2025 09:54
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(Acs) Perugia, 27 ottobre 2025 - “La Regione potrebbe risparmiare agli umbri l’impennata delle tasse, ma l’Esecutivo e l’intera maggioranza di centrosinistra considerano questa opzione fuori discussione. Lo hanno dimostrato in occasione dell’ultima seduta del Consiglio regionale, quando hanno respinto la proposta di inserimento all’ordine del giorno della mozione proposta dall’opposizione”. Lo dichiara il consigliere Eleonora Pace (FdI).
“Con discreto allarmismo, lo scorso aprile, la Giunta regionale - spiega Pace - rappresentava un quadro di fantomatici ‘buchi’ e ‘ammanchi’ nei bilanci della sanità, successivamente risultati inesistenti, per giustificare una manovra fiscale che pesa sulle tasche dei cittadini per ben 184 milioni di euro. Questa la cifra degli aumenti di addizionale Irpef e Irap, introdotti dalla Giunta Proietti, sulla base di quello che si è rivelato solo un vero e proprio abbaglio. Rispetto a un disavanzo in sanità di 243 milioni di euro stimato, quello reale è risultato di appena 34 milioni. Un errore di calcolo, dettato da un metodo di valutazione non corretto, come successivamente ha avuto modo di evidenziare la Corte dei conti: lo scostamento apparente era infatti frutto di un’analisi che non comprendeva i risultati positivi della gestione sanitaria accentrata”.
Eleonora Pace rileva che “alla luce della sentenza n.150 della Corte Costituzionale, l’accantonamento prudenziale di 14,2 milioni di euro, effettuato dalla Giunta Tesei, torna nella disponibilità del bilancio sanitario regionale. Nello stesso documento contabile possono essere iscritte anche le somme derivanti dal Payback dispositivi medici per la maggior parte già riscosse. Sarebbe dunque doveroso ammettere lo sbaglio e ritirare quella manovra per il bene delle famiglie umbre. Tuttavia la maggioranza, col voto di giovedì scorso in Aula, ha dimostrato ancora una volta di non volerne neppure discutere”.
“Un’occasione persa. Con la totale chiusura sull’argomento - conclude il consigliere di opposizione - calata in un contesto nazionale, guidato dal centrodestra di Giorgia Meloni, che garantisce un aumento di 6,4 miliardi del Fondo sanitario nazionale nel 2026 e che, in sede di manovra di bilancio, ha promosso il taglio dell’Irpef di 2 punti percentuali, dal 35 al 33%, per i redditi tra 28mila e 50mila euro. Il Governo nazionale mostra attenzione per quel ceto medio che la Giunta invece va ad affossare, mostrandosi indisponibile a rivalutare i profili relativi ad una manovra fiscale che avrà ripercussioni negative su famiglie e imprese. All’Esecutivo regionale concederemo in questo senso un’ulteriore opportunità: la stessa mozione sarà iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio utile, così se ne discuterà in Aula”. RED/mp
