TURISMO: “PREOCCUPAZIONE E DUBBI SUL RISCHIO CHIUSURA DEL ‘DITT’ DI TERNI” – PER STUFARA (PRC-FED. SIN.) “SAREBBE UN ERRORE STRATEGICO”

Il capogruppo regionale Prc-Fed. Sin., Damiano Stufara, esprime “dubbi e preoccupazioni” sul Distretto turistico integrato di Terni (Ditt) che rischia la chiusura. Secondo Stufara sarebbe un “errore strategico” la liquidazione di una “positiva esperienza di coordinamento territoriale pubblico-privato delle attività turistiche, con seri rischi di ricadute negative per un settore già in sofferenza per la crisi economica e per i tagli operati dal governo”.

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24 Nov 2010 00:00

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(Acs) Perugia, 24 novembre 2010 - “Esprimo forti dubbi e preoccupazioni nell'apprendere la notizia del rischio di chiusura del Distretto turistico integrato di Terni (Ditt). Non si può liquidare uno dei pochi enti nel settore turistico che opera da anni con successo, perdendo con esso le esperienze e le professionalità acquisite in anni di sperimentazioni e di rapporti con gli operatori del settore”. Il capogruppo regionale di Prc-Fed. Sin., Damiano Stufara, interviene sulla questione relativa al rischio di messa in liquidazione del Ditt, la società consortile per azioni costituita dal sistema pubblico e dal sistema privato per favorire la qualificazione e lo sviluppo del sistema turistico locale.

Stufara ricorda che il turismo è da sempre “un asse strategico regionale di sviluppo sostenibile dei territori” sul quale la Regione ha impegnato fondi e risorse per sviluppare, potenziare e promuovere i sistemi turistici locali. “L'opera del Ditt, anche in questo, è stata positiva – spiega l’esponente di Rifondazione - riuscendo a portare a Terni e nella provincia parti consistenti di questi fondi, investendoli in strumenti innovativi e strategici per il settore turistico, in accordo e in sinergia con i privati. Liquidare un'esperienza positiva di coordinamento territoriale pubblico-privato - sottolinea Stufara - è un errore strategico, con seri rischi di ricadute negative per un settore già in sofferenza per la crisi economica e per i tagli operati dal governo”.

Il capogruppo regionale di Prc-Fed. sin., sostiene che “se si vogliono vedere errori questi non siano attribuibili al Ditt, ma ad errori di valutazione, di visione e di governance del pubblico, in un settore complesso e delicato come quello turistico. L'esperienza del Ditt va naturalmente rivista dopo anni di attività, ma non liquidata, così come devono essere salvate tutte le esperienze professionali acquisite in anni di lavoro e sperimentazione. Un comparto così delicato – specifica Stufara - non può perdere professionalità e le relazioni create negli anni con gli operatori locali e con gli enti e strutture turistiche internazionali. Liquidare un'esperienza decennale significa ricominciare da zero. Non ce lo possiamo permettere”. Stufara auspica, infine, che non venga dispersa “la professionalità acquisita da Claudio Torcolacci (amministratore del Ditt ndr) che ha ben operato in questi anni”. E invita pertanto il Comune e la Provincia “a mettere in atto tutte le iniziative possibili per scongiurare l'ipotesi di liquidazione della società consortile”. RED/tb

Ultimo aggiornamento: 24/11/2010