(Acs) Perugia, 25 novembre 2010 – “Il nocciolo del problema è l’esistenza o meno di una politica pubblica del turismo nella provincia di Terni in grado di essere competitiva e di rispondere alle esigenze degli operatori”. Così il consigliere regionale Alfredo De Sio (Pdl) in merito alla paventata liquidazione del Ditt (Distretto integrato turistico ternano). “Soffermarsi su valutazioni più o meno indulgenti sui risultati finora raggiunti dal Ditt, secondo la linea che è meglio tenersi questo strumento non potendocene permettercene altri, può avere anche una condivisone di base, ma – secondo De Sio - è come soffermarsi a valutare la carrozzeria di un’autovettura a fronte di un motore che non riesce a garantire prestazioni adeguate”.
“Sono anni che in questa regione – continua - manca una vera politica del turismo in grado di valorizzare l’Umbria nel suo insieme e quindi anche la provincia di Terni con politiche di promozione unitarie ed integrate. Schematicamente potremmo dire che L’Umbria ha continuato a tenere separati due fondamentali comparti: i distretti turistici maturi, dove è alta l’incidenza del valore aggiunto rispetto alle altre economie produttive, e le aree a potenziale sviluppo, dove il turismo rappresenta un fattore di traino decisivo per lo sviluppo economico”.
“Non c’è dubbio – prosegue - che l’area nella quale il Ditt ha profuso i suoi sforzi attiene alla seconda specie ed è impensabile ritenere che questo strumento possa riuscire da solo a colmare il deficit di politiche pubbliche che sono state e continuano ad essere inadeguate. La Regione ed i suoi strumenti, come l’ APT, in barba alla giusta impostazione di promuovere l’Umbria nel suo insieme, hanno sempre derogato a questo presupposto principale, non creando un prodotto unitario ma limitandosi a sfruttare i vecchi filoni, le vecchie immagini, i vecchi slogan. La promozione integrata si è limitata ad alcune nicchie, già di per sé integrate, come la filiera agriturismo-agricoltura- prodotti tipici”.
“E’ mancata – secondo De Sio - la cultura d’impresa ed il saper fare, la capacità di programmare, pianificare, creare nuovi prodotti ed attrarre nuovi investimenti coerenti con l’evoluzione dei consumi ed in linea con le tendenze del mercato. Del resto - prosegue - la delega mantenuta dalla ex presidente Lorenzetti per tutti i cinque anni della scorsa legislatura, fornisce la dimensione di come sia stata asfittica la visione strategica di questo comparto da parte della Giunta regionale”.
“Ecco perché – conclude - augurandomi che il sistema istituzionale sappia trovare una risposta adeguata affinché il Ditt e l’attività da esso svolta trovi continuità, ciò che va ribadito è un giudizio severo sulla gestione del turismo nella nostra regione, con particolare negatività nella provincia di Terni, che fotografa l’incapacità di questa maggioranza nel produrre una idea chiara sul valore strategico di questo importante comparto dell’economia umbra”. RED/pg