(Acs) Perugia, 25 ottobre 2017 - La tassa di soggiorno comprime l’economia turistica e priva il turista di denaro che avrebbe potuto spendere per servizi e acquisti. Lo afferma il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente), tornando a criticare le Amministrazioni comunali che hanno deciso di applicare la tassa.
Ricci spiega che “la famiglia, il tour operator o chi organizza congressi, per risparmiare sceglierà di pernottare in una località vicina alla destinazione dove non si applica la tassa di soggiorno. L’imprenditore, per controbattere tale evenienza, non potrà che accollarsi il costo della tassa. Oltre all’effetto negativo sulla macro economia del territorio, le aziende ricettive di medie dimensioni rischiano di perdere posti di lavoro, di vedere diminuire il fatturato o di avere minori risorse per la promozione o riqualificazione aziendale”.
Per l'esponente dell'opposizione consiliare “in Umbria, dopo il sisma, bisognerebbe fare l’esatto opposto: promuovere prodotti turistici scontati e di qualità, rilanciare il valore sacro dell’ospitalità, senza tassa di soggiorno”. MP/