(Acs) Perugia 18 ottobre 2012 – Il tema droga e morti per tossicodipendenza in Umbria è stato oggetto di una audizione organizzata a Palazzo Cesaroni dalla Commissione regionale su “Tossicodipendenze, mortalità per overdose e fenomeni correlati”, presieduta da Luca Barberini, con i responsabili delle comunità di accoglienza e le cosiddette unità di strada: quel mondo del 'privato sociale' che più direttamente e più dal di dentro vive la realtà della droga. Ne è emersa una situazione descritta come difficile, drammatica, in continua evoluzione; caratterizzata da un consumo sommerso di sostanze tossiche plurime che ha per protagonisti consumatori non abituali in crescita e molti giovanissimi, quasi sempre inconsapevoli dei rischi che comportano scelte di vita così poco meditate.
Più che un'audizione si è trattato di un incontro di lavoro, di un franco scambio di opinioni sul vasto e variegato mondo delle tossicodipendenze, con analisi e suggerimenti stimolati dalla stessa Commissione, al termine del quale, lo stesso presidente Barberini ha così ringraziato gli intervenuti, “ci avete fatto capire la complessità di un mondo che dall'esterno è difficile immaginare, dimostrando tutta la competenza e la potenzialità operativa di cui dispone il cosiddetto privato sociale, su un mondo difficilmente penetrabile”.
Sia Barberini che gli altri commissari presenti (Damiano Stufara, Franco Zaffini e Maria Rosi), hanno convenuto sulla opportunità di valutare attentamente una delle indicazioni ricorrenti venuta dagli operatori: la necessità di programmi ed attività coordinate sui territori che mettano in sinergia il lavoro di più soggetti, pubblici e privati: i servizi sociali dei comuni, le Asl, i giudici dei tribunali, i servizi per la salute mentale, e non ultimo le scuole come istituzione centrale sulla quale poggiare necessarie ed incisive azioni di prevenzione da estendere alle famiglie.
Le caratteristiche di dialogo e di confronto aperto con gli operatori delle comunità che operano direttamente sul terreno, hanno messo in evidenza alcun aspetti nuovi del problema tossicodipendenza e morti per droga, a partire dalla constatazione delle nuove forme di poli-consumo di sostanze, le più diverse e svariate, che sta prendendo il posto anche nei casi di morte per overdose della vecchia tossicodipendenza da una sola sostanza; la necessità di correggere anche nei confronti della opinione pubblica lo stereotipo del tossico pericoloso, violento e che scippa per drogarsi, che invece è quasi sempre una persona debole, fragilissima; ma alle cui spalle si è creato in Umbria una forte offerta di diverse tipologie di droga, probabilmente in mano ad organizzazioni di tipo mafioso.
Al termine dell'incontro, ritenuto utilissimo dalla Commissione, è stato espresso apprezzamento, anche dagli operatori ascoltati che hanno parlato di “convocazione positiva ed inusuale da parte del mondo della politica”. GC/gc