(Acs) Perugia, 11 novembre 2014 - Il consigliere regionale Maria Rosi (Forza Italia) in una interrogazione chiede alla Giunta regionale di conoscere “le motivazioni per le quali le aziende sanitarie regionali non hanno provveduto alla stipula di convenzioni, protocolli d'intesa o altri accordi che permettessero ai Sert (Servizi per le tossicodipendenze) di fruire del potenziamento delle attività svolte dalle associazioni di volontariato e dagli altri organismi non lucrativi che si occupano di contrasto alla tossicodipendenza”. Rosi chiede all'Esecutivo “quali azioni intenda intraprendere per consentire a tali organismi di collaborare attivamente con le predette aziende sanitarie regionali all'interno dei Sert”.
L'interrogante, dopo aver ricordato la normativa vigente “obbliga le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere ad avvalersi dei servizi delle associazioni di volontariato e di tutela dei diritti”, sottolinea come il fenomeno “tossicodipendenza” sia in Umbria “in continua crescita. E' notoria – spiega - la facilità di reperimento della droga, tanto nei vicoli del centro storico quanto nei sobborghi di periferia, oltre che nei pressi delle facoltà universitarie, delle stazioni dei treni e degli autobus, dei parchi e, dato ancora più allarmante, nelle vicinanze delle scuole”.
“L'Umbria – ricorda Rosi - ha il più alto tasso in Italia per mortalità acuta droga correlata, come risulta dalla Relazione al Parlamento 2013 sull'uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenze in Italia elaborata dipartimento Politiche Antidroga. Dalla relazione annuale della Commissione d'inchiesta 'Analisi dei fenomeni di criminalità organizzata e tossicodipendenze per l'anno 2014 si evidenzia che l'Umbria è tutt'altro che un'isola felice, ma è interessata dal fenomeno droga ad alti livelli. Sono stati arrestati nella regione anche spacciatori di fama internazionale, vi è la presenza di una criminalità organizzata sia italiana, sia estera, soprattutto nigeriana, albanese e tunisina; il consumo di droga tra i giovani, anche delle scuole medie, è altissimo. Perugia, inoltre, negli anni è diventata uno dei mercati italiani più ricchi e forniti per l'acquisto di stupefacenti, grazie anche all'inadeguatezza dell'azione di contrasto.
Rosi, ricorda altresì che negli ultimi anni la dipendenza patologica “si è ulteriormente complicata soprattutto nelle fasi più avanzate del disturbo, con la concomitante insorgenza di altre malattie, in particolare di natura psichiatrica che hanno contribuito a complicare la gestione stessa da parte dei Sert, tanto da far emergere chiaramente l'inidoneità dell'attuale che l'attuale assetto organizzativo”. L'esponente di Forza Italia fornisce anche alcuni dati riferiti alle utenze dei Sert: Distretto Perugino n. 784; Distretto Assisano n. 187; Distretto Media Valle del Tevere n 208; Distretto Trasimeno n. 194; Distretto Alto Tevere n. 285; Distretto Alto Chiascio n. 203. RED/tb