(Acs) Perugia, 22 novembre 2011 – Nei giorni scorsi a Todi ci sarebbe stato un incontro politico per la propaganda elettorale organizzato da Gesenu spa, concessionaria per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Todi, ed un candidato alle primarie del centrosinistra tuderte coinvolgendo i dipendenti dell'azienda in orario di servizio e presso le strutture dei locali affidati all'azienda.
Lo afferma il consigliere regionale Massimo Monni del Pdl che, citando come fonte della notizia “voci attendibili”, annuncia un'interrogazione alla Giunta regionale, “per far luce sull'accaduto e coinvolgere gli uffici affinché, a norma della convenzione che regola i rapporti con il Comune di Todi, si proceda alla quantificazione dell'eventuale danno e all'applicazione delle sanzioni nei confronti del concessionario”.
Monni, che ipotizza anche un suo eventuale esposto alla Corte dei Conti per stabilire un possibile danno erariale ed auspica una secca smentita da parte della azienda, sostiene: “La eventuale conferma dell'episodio di Todi rafforzerebbe sempre più quello che da anni cerco di evidenziare e di far emergere, e cioè come l'azienda Gesenu sia fortemente politicizzata”.
Per il consigliere del Pdl sarebbero comunque gravi due aspetti della vicenda: “I dirigenti, invece di adoperarsi per diminuire i balzelli ai cittadini e quindi concentrarsi su possibili economie, concedono autorizzazioni del tutto fuori luogo considerando che la Gesenu esprime l'intera comunità e non può e non deve rispondere ad un colore politico; i dipendenti sarebbero stati sottratti alle loro attività lavorative per scopi di carattere politico-elettorale, a danno naturalmente della collettività tutta. Sarebbe anche interessante indagare - conclude Monni - sul come sia avvenuto l'approccio da parte del candidato e dell'azienda verso i lavoratori stessi, perché potrebbe emergere pure l'ipotesi di eventuali elementi di mobbing nei confronti di chi lavora all'interno della Gesenu”. GC/gc