TICKET SANITARI: “FUORI LUOGO E DISARMANTE LA DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO DEL PDL: PARLA D’ALTRO PER NASCONDERE L’INSOSTENIBILITÀ DELLE AZIONI DEL GOVERNO” – NOTA DI LOCCHI (PD)

 

Il capogruppo regionale del PD, Renato Locchi, ritiene “fuori luogo e disarmante” la dichiarazione del capogruppo del Pdl Raffaele Nevi a commento della decisione della Giunta regionale di non applicare i ticket sanitari. Secondo Locchi, Nevi “parla d’altro, cercando di nascondere la insostenibilità delle azioni condotte dal suo Governo”. Il capogruppo del PD non esclude di confrontarsi “su una eventuale proposta della Giunta regionale che preveda una contribuzione commisurata alle ‘reali capacità di reddito delle famiglie’ per sostenere qualità, universalismo ed equità delle prestazioni del Servizio sanitario regionale”.

Data:

18 Lug 2011 01:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 52 secondi

 

(Acs) Perugia, 18 luglio 2011 - “Fuori luogo e disarmante la dichiarazione del capogruppo del Pdl Raffaele Nevi: il suo ‘parlare d’altro’ cerca di nascondere la insostenibilità delle azioni condotte dal suo Governo. E’ vero invece che la Regione Umbria si può ‘permettere’ la decisione di non applicare i ticket sanitari, perché alle spalle c’è un Servizio sanitario regionale con i conti sostanzialmente in pareggio e che, da anni, è impegnato per recuperare quegli ‘sprechi e inefficienze’ lamentate dall’esponente del Pdl ”. Così il capogruppo regionale del PD, Renato Locchi.

 

L’esponente del PD afferma poi che il  proprio gruppo “condivide e apprezza la decisione della presidente Marini di non procedere, in questa fase, ad alcuna forma di applicazione dei ticket. È una risposta – spiega – ad una misura iniqua e odiosa, assunta in modo superficiale da un Governo che, in modo irresponsabile e colpevole, prima ha sottostimato la gravità della crisi e, in successive dichiarazioni aveva anche affermato che il Pese ne stava uscendo ‘brillantemente’. Salvo poi – aggiunge Locchi – adottare, come in questo caso, misure profondamente ingiuste”.

 

Locchi afferma che il proprio gruppo “non vuole comunque sottrarsi al contributo che una forza autenticamente riformista deve fornire nell’affrontare una crisi di sistema così dura. Non escludiamo perciò di confrontarci – spiega - su una eventuale proposta della Giunta regionale che preveda una contribuzione commisurata alle ‘reali capacità di reddito delle famiglie’ per sostenere qualità, universalismo ed equità delle prestazioni del Servizio sanitario regionale. Per sostenere quelle famiglie che sono colpite in maniera più dura dalla crisi e che si confrontano ogni giorno con le situazioni sanitarie a più alto impatto economico e sociale: disabilità, non autosufficienza, malattie croniche. E questo – conclude – non significherebbe certo ‘mettere le mani nelle tasche dei cittadini’ come invece ha già fatto, in maniera indifferenziata e iniqua il Governo nazionale negli ultimi tre anni, ma anzi è l’esatto contrario dei provvedimenti assunti, sia in termini di equità che di efficacia”.  RED/tb

 

Ultimo aggiornamento: 18/07/2011