TICKET INTRAMOENIA: “NUOVA BOCCIATURA DEL TAR: AVEVAMO RAGIONE NOI. LA MARINI ORA CHIEDA SCUSA AI CITTADINI” - ZAFFINI (FDI) COMMENTA LA SENTENZA DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO

Il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Franco Zaffini, interviene in merito al ticket sulle visite mediche in regime di intramoenia “dopo la sentenza del Tar che ne ha dichiarato l'illegittimità costringendo la Giunta di Palazzo Donini a sospendere nuovamente l'applicazione del tributo aggiuntivo”. Per Zaffini l'epilogo di questa vicenda era scontato: “da anni, ne sostengo convintamente l'illegittimità ed ora che anche il Tar, per la seconda volta, si è espresso in tal senso, non ci rimane che contare i danni e capire quanto costerà alla Regione quella scelta inammissibile e quanti cittadini chiederanno il rimborso del ticket indebitamente pagato”.

Data:

22 Gen 2015 00:00

Tempo di lettura:

2 minuti, 0 secondi

 

(Acs) Perugia, 22 gennaio 2015 - “Ora anche il Tar si è espresso, costringendo l'Esecutivo Marini a rimuovere il ticket sulle visite mediche in regime di intramoenia, resta solo da capire quanto costerà alla Regione Umbria, in termini di spese legali e di risarcimenti quella scelta inammissibile, inopportuna e dichiarata illegittima già nel primo procedimento, ma portata comunque avanti con arroganza e ottusità da parte della Giunta regionale”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa regionale, Franco Zaffini.

Facendo riferimento ai vari atti ispettivi di cui è stato firmatario tra il 2012 e il 2014, “tutti volti a mettere il luce l'inopportunità, l'illegittimità ed anche l'illogicità di quel provvedimento”, Zaffini sottolinea quanto affermato dal Tar con la sentenza di novembre 2014 relativamente all'eccesso di potere con cui la Giunta Marini ha inteso imporre ai cittadini umbri un ticket di cui non poteva invece disporre in alcun modo, trattandosi di prestazioni diverse da quelle garantite dal servizio sanitario nazionale. Un eccesso di potere e una arroganza – aggiunge Zaffini – di cui, come riporta la sentenza, è stata vittima anche l'Assemblea legislativa, l'unico organo a cui è attribuita la competenza per la deliberazione dei criteri e per la determinazione della entità dei tributi e delle imposte regionali e di ogni altra prestazione personale e patrimoniale'”.

Per il consigliere regionale di opposizione si tratta, a questo punto, soltanto di “capire  quanto costerà alle casse della Regione Umbria la scellerata imposizione del ticket: non solo, come ho già evidenziato con l'interrogazione del giugno 2014, l'Esecutivo dovrà coprire un mancato introito di oltre 3,6 milioni di euro, erroneamente affidato alla capacità vessatoria del nuovo ticket, ma dovrà, paradossalmente, anche fare fronte alle richieste di rimborso dei cittadini che quel ticket lo hanno pagato”.

Franco Zaffini conclude rimarcando che “un ulteriore elemento di riflessione è rappresentato dal ruolo dell'Ufficio legislativo della Giunta e dei sui dirigenti e degli avvocati, che, pur profumatamente pagati con denaro pubblico proprio per evitare l'adozione di atti illegittimi,  hanno avallato l'istituzione del ticket che invece il Tribunale amministrativo dell'Umbria ha sonoramente quanto indiscutibilmente bocciato. RED/MP
 

Ultimo aggiornamento: 22/01/2015