TICKET INTRAMOENIA: “NESSUNA UDIENZA E NESSUNA SENTENZA DEL TAR, MA SOLTANTO L'IMPEGNO DEL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO PER UN PRONUNCIAMENTO IN TEMPI BREVI” - NOTA DI ZAFFINI (FARE ITALIA)

Data:

05 Apr 2012 01:00

Tempo di lettura:

1 minuto, 31 secondi

 

(Acs) Perugia, 5 aprile 2012 - “Nessuna udienza del Tar e nessun congelamento dei ricorsi relativi al ticket del 29 per cento sulle prestazioni in intramoenia. Quindi nessuna 'conferma degli aumenti', anzi l'impegno del tribunale amministrativo, dopo una interlocuzione informale con i legali che hanno depositato i ricorsi, ad un pronunciamento di merito in tempi brevi”. Il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) accoglie “positivamente” la notizia che, invece, “certa stampa compiacente ha riportato in modo fuorviante”. Zaffini ribadisce

 

Zaffini, che insieme alla collega Monacelli, il 29 marzo ha presentato in Aula una mozione (respinta dalla maggioranza) che chiedeva l’annullamento in autotutela, per illegittimità, del provvedimento con cui la Giunta ha inserito il ticket del 29 per cento sulle visite in intramoenia, spiega che “al momento della presentazione di un ricorso al Tar di norma la sospensiva del provvedimento impugnato viene richiesta a tutela del ricorrente, nel caso in cui si prevedano tempi particolarmente lunghi per la sentenza. In questo caso invece, visto l'impegno dei giudici di arrivare ad un pronunciamento a breve, i legali hanno contestualmente deciso di rinunciare alla sospensiva”.

 

Per Zaffini quindi l'informazione fornita sulla questione appare, in alcuni casi, “stranamente forzata, strumentale e fuorviante su un argomento particolarmente delicato che interessa tutti i cittadini, chiamati a spendere quasi il trenta per cento in più per una visita specialistica. Tutto questo – sottolinea - in una regione dove le liste d’attesa costringono a trovare soluzioni alternative e troppo spesso persino fuori dai confini regionali”.

 

L'esponente di Fare Italia ribadisce poi la sua “nettissima” critica al provvedimento dell'Esecutivo sull'intramoenia: “Si tratta di un atto illegittimo che doveva essere adottato con legge e che Toscana ed Emilia hanno potuto fare, peraltro in misura nettamente inferiore, solo perché a suo tempo si dotarono di un tariffario concordato che l'Umbria ancora non ha. Un atto - conclude Zaffini - cui si sono opposti utenti, cittadini e sindacati, e che dovrebbe essere ritirato, sia perché illegittimo sia perché grava in misura esorbitante sulle tasche dei cittadini bisognosi di salute”. RED/as

Ultimo aggiornamento: 05/04/2012