(Acs) Perugia, 24 marzo 2016 - “La Giunta non si costituirà in giudizio dopo l'impugnazione, da parte del Governo, di alcuni articoli del “Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali” e, accogliendo i rilievi mossi, introduce un nuovo disegno di legge che predispone le modifiche richieste”: lo hanno detto ieri ai membri della Terza commissione consiliare i dirigenti della Regione Umbria Maria Trani e Francesco Francescaglia, illustrando il ddl di modifica della legge '11/2015'.
Il governo ha eccepito su alcune questioni che la Giunta regionale intende accogliere: viene soppresso il limite di età a 65 anni per la nomina dei direttori generali, che la legge '11/2015' invece aveva previsto. Vengono riportati a 3 i membri del Collegio sindacale per le aziende ospedaliero-universitarie. Sui limiti alle spese per il personale le aziende dovranno rispettare quello del 20 per cento, che potrà essere superato se tutte le aziende insieme rispettano il vincolo del tetto di spesa riferentesi all'anno 2004. “In Umbria siamo 5 milioni al di sotto di tale limite”, ha spiegato Maria Trani. Altra modifica andrà a colmare la lacuna derivante dal fatto che non risultano presenti nel Piano triennale del patrimonio delle Aziende sanitarie i beni immobili che le aziende intendono acquisire nel triennio. Sarà costituito, in attuazione della nuova “Disciplina delle attività trasfusionali (legge '219/2005')” il Centro regionale sangue, in luogo della Consulta tecnico-scientifica prevista dalla legge umbra.
Altri articoli impugnati dal Governo riguardano la tutela degli animali da affezione: sostituito per intero il capo IV del Testo unico con il nuovo testo che prevede: un piano degli interventi di prevenzione del randagismo degli animali da affezione, disciplina l'elenco delle associazioni di volontariato per la protezione degli animali, i casi di smarrimento e ritrovamento degli animali da affezione, norma la soppressione, modifica l'identificazione dell'animale dal tatuaggio ai microchip, disciplina i canili sanitari, i canili rifugio, requisiti e obblighi come da esiti del confronto Ministero salute-Presidenza del Consiglio dei ministri. Promuove la tutela anche dei gatti che vivono allo stato libero disponendone il loro mantenimento nell'habitat naturale, quindi disciplina le colonie feline individuando ruolo dei Comuni, dei servizi veterinari dei privati e delle associazioni di volontariato.
Sulla parte seconda del testo unico, riguardante il sociale, “nulla è stato impugnato – ha detto Francescaglia - ma si sono rese necessarie alcune modifiche, vista le soppressione prima degli Ati e poi delle Unioni dei Comuni. I comuni dovranno mettersi insieme e agire attraverso convenzioni”. Quindi verranno cambiate tutte le parti del Testo unico dove si parla degli Ati e delle Province. Nel testo unico si parla di zone sociali e i Comuni capofila dovranno prendere le decisioni dal punto di vista amministrativo. Si interviene, dunque, sui meccanismi della governance sociale, anche agevolando i Comuni nella stesura dei piani sociali di zona. Al momento i Comuni dovrebbero gestire i servizi sociali con gli Ati che non ci sono più, quindi devono potersi avvalere delle convenzioni adesso previste. PG/