TERZA COMMISSIONE: SQUARTA (FDI) HA INTERROGATO ASSESSORE BARBERINI SU “MODALITÀ ASSEGNAZIONE OBIETTIVI AI DG ASL E LORO RETRIBUZIONE” - LA RISPOSTA: “MINISTERI STABILISCONO SE REGIONE RISPETTA PARAMETRI”

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25 Ott 2018 14:00

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(Acs) Perugia, 25 ottobre 2018 – Tra i punti all’ordine del giorno della seduta di ieri pomeriggio della Terza Commissione una interrogazione del consigliere regionale Marco Squarta (FdI) con la quale ha chiesto chiarimenti all’assessore alla Sanità, Luca Barberini circa le “modalità di assegnazione degli obiettivi ai Direttori generali delle Aziende sanitarie regionali e la retribuzione delle stessi”.

Squarta ha chiesto, in particolare, “a quanto ammonta la corresponsione dell’integrazione del trattamento economico annuo per singolo Direttore con riferimento agli obiettivi 2016; la percentuale di abbattimento/contenimento della spesa (2016 su 2015) realizzata dai singoli Direttori e gli ambiti di abbattimento/contenimento della spesa; il dettaglio dell’abbattimento dei tempi di attesa conseguito dai singoli Direttori (2016 su 2015)”.

L’assessore Barberini ha risposto che, ad oggi, per il 2016, non è stato elargito neanche un euro ai Direttori generali delle Asl per la retribuzione variabile per obiettivi, perché in attesa della valutazione da parte del Ministero della Salute e di quello dell’Economia e Finanze che stabiliscono puntualmente se la Regione è corrispondente a tutti gli adempimenti sia di carattere economico-finanziario che di qualità assistenziale e sanitaria. Esito trasmesso dal Ministero delle Finanze soltanto lo scorso 10 ottobre 2018. A seguito di ciò, l’Oiv (Organismo indipendente di valutazione) produce una relazione dettagliata rispetto al raggiungimento degli obiettivi. Solo a questo punto l’assessorato potrà procedere nella valutazione complessiva. Per quanto riguarda la determinazione degli obiettivi, non è sempre facile individuarli ad inizio anno perché – ha spiegato l’assessore - ogni direttore che amministra l’Azienda deve, a differenza di altri manager aziendali, operare su fondi sanitari trasferiti alle Aziende da parte della Regione che a sua volta può contare su risorse finanziarie certe solo quando viene quantificato il Fondo sanitario nazionale. Barberini ha tenuto comunque a sottolineare che quest’anno sono stati anticipati di molto, rispetto agli anni precedenti, gli obiettivi da conseguire.

Nell’illustrazione dell’atto, Squarta ha ricordato che “già nel 2016, ma anche nel 2017, con l’atto di parifica la Corte dei Conti ha in sostanza manifestato perplessità riguardo l’assegnazione degli obiettivi ai Direttori generali delle Asl, sicuramente tardiva e che coincide di fatto con la ratifica dei risultati conseguiti a fine anno. La pesatura, in termini economici, del raggiungimento dei suddetti obiettivi sembrerebbe non rispondere a criteri chiari ed oggettivamente quantificabili: gli obiettivi sarebbero molti e generici e l’entità del compenso è variabile e stabilito annualmente dalla Regione senza alcun criterio oggettivo. I benefit riconosciuti ai Direttori – ha detto Squarta - sono legati al contenimento della spesa e non alla qualità dei servizi come, ad esempio l’abbattimento tempi di attesa per prestazioni diagnostiche, con concrete possibilità di ricadute negative sul livello qualitativo dei servizi resi al cittadino, vista la mancanza di controlli specifici”.

L’assessore Luca Barberini ha spiegato che “Per quanto riguarda le modalità di assegnazione degli obiettivi ai Direttori generali va specificato che una parte di essi è riconducibile, per il 50 per cento, a valutazioni da parte di un soggetto esterno ed estraneo alla Regione, vale a dire i Ministeri competenti. I Direttori vengono dunque valutati quando il Ministero della Salute e quello dell’Economia e Finanze stabiliscono puntualmente se la Regione è corrispondente a tutti gli adempimenti sia di carattere economico-finanziario che di qualità assistenziale e sanitaria. Solo al momento della conferma di tutto questo, l’Oiv (Organismo indipendente di valutazione) produce una relazione dettagliata rispetto al raggiungimento degli obiettivi. A questo punto l’assessorato procede nella valutazione complessiva. Abbiamo fatto una prima valutazione, senza corresponsione di indennità, che ci ha portato a determinare e prendere atto di un equilibrio di bilancio in tutte le nostre Aziende, e quindi il raggiungimento di un risultato positivo di gestione. A questo punto, disponendo della valutazione del Ministero delle Finanze, trasmetteremo il tutto, compresi gli indirizzi della Giunta, le valutazioni fatte ed i bilanci di esercizio all’Oiv che ci risponderà nei tempi previsti per determinare la percentuale di remunerazione delle indennità da corrispondere ai direttori generali. Per quanto riguarda la determinazione degli obiettivi, non è sempre facile individuarli ad inizio anno perché ogni direttore che amministra l’Azienda deve, a differenza di altri manager aziendali, operare su fondi sanitari trasferiti alle Aziende da parte della Regione che a sua volta può contare su risorse finanziarie solo quando viene quantificato il Fondo sanitario nazionale e solo quando esso viene attribuito ad ogni singola Regione, secondo un confronto tra amministratori che sfocia poi nella Conferenza Stato-Regioni, dove viene effettuato il riparto. Quindi attribuire obiettivi ai direttori senza avere certezza delle risorse finanziarie su cui contare diventa chiaramente problematico. Quest’anno abbiamo comunque anticipato di molto, rispetto agli anni precedenti, gli obiettivi da conseguire. In conclusione, la percentuale variabile al compenso per i Direttori generali non solo è soggetta al raggiungimento di obiettivi precisi e piuttosto corposi, ma anche alla valutazione di soggetti terzi quali il Ministero e l’Oiv”.

Nella replica, Squarta si è dichiarato “non soddisfatto” perché – ha spiegato - “non è chiaro e non si riesce a capire il motivo per cui l’assegnazione degli obiettivi per i Direttori viene prevista a fine anno e non ad inizio dello stesso. I criteri per il raggiungimento degli obiettivi dovrebbero poi essere molto di più finalizzati verso i servizi erogati quali, in primo luogo, le liste di attesa”. AS/

Ultimo aggiornamento: 31/10/2018