TERZA COMMISSIONE: NON C'È INTESA SULLA PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ (ADHD), DI INIZIATIVA DEI CONSIGLIERI LEONELLI E CASCIARI (PD) – L'ATTO VA DIRETTAMENTE IN AULA

Data:

23 Gen 2019 18:00

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(Acs) Perugia, 23 gennaio 2019 – Non c'è il voto finale in Terza commissione sulla proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Giacomo Leonelli e Carla Casciari (PD) “Disposizioni in materia di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd)”. I proponenti hanno deciso perciò, come da regolamento interno dell'Assemblea legislativa, di mandare l'atto direttamente in Aula e sottoporlo al giudizio dell'intero Consiglio regionale.

La proposta di legge venne depositata nel 2017 e dal 2018 è all'esame della commissione competente. Sull'atto aveva in precedenza espresso parere negativo l'assessore alla salute Luca Barberini, secondo il quale non si deve fare una legge ad hoc per uno specifico disturbo, discriminando coloro che soffrono di altri disturbi simili a quello in questione, l'Adhd; più giusto pensare ad una normativa che li riguardi tutti. Da qui era partita la richiesta di includere le istanze rappresentate nell'atto di Leonelli e Casciari nel Testo unico, ipotesi che non ha avuto esiti. Leonelli aveva perciò chiesto alla Commissione di andare avanti comunque, a prescindere dal sopravvenire di annunciate linee guida nazionali (che al momento non ci sono ancora) o di interventi della Giunta, portando avanti l'istruttoria. Si è arrivati anche a votare l'articolato raccogliendo il consenso della maggioranza dei commissari ma, al momento del voto sulla norma finanziaria, sono riemerse delle perplessità.

Il presidente della commissione, Attilio Solinas, ha detto che “i bambini e le famiglie alle prese con il disturbo Adhd hanno tutto il diritto di avere un'adeguata assistenza ma la creazione di un nuovo testo di legge non può non tenere conto di tutti i disordini del neurosviluppo, della comunicazione, del linguaggio e dell'apprendimento. Quindi c'è la necessità di includere nel testo le altre istanze e mi farò promotore di una proposta in tal senso”. Dello stesso avviso il capogruppo dei socialisti Silvano Rometti e il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Squarta, che ha annunciato l’astensione dal voto su “una legge ad hoc per uno specifico disturbo”. Il vicepresidente De Vincenzi (misto-Umbria next) ha invece contestato la norma finanziaria: “mi sembra tutt'altro che certa, stiamo solo ipotizzando di togliere 200mila euro da qualche altra parte senza il consenso della Giunta, che è come andare in Aula senza un’adeguata copertura finanziaria, o almeno così ci è stato detto quando non sono state ammesse nostre proposte di legge proprio perché carenti nell'indicazione delle risorse”. Per Mancini (Lega) “non si capisce perché dovremmo fermarci davanti a un parere negativo della Giunta che vuole stroncare un'iniziativa consiliare prima ancora che venga definita. Piuttosto prendiamo le risorse dalla quota premi ai dirigenti, dando un bel segnale”. Per Liberati (M5s) “è frustrante che non si arrivi mai a una conclusione, e comunque noi ci asterremo”.

In conclusione, i proponenti Giacomo Leonelli e Carla Casciari hanno deciso, come da regolamento, di sottoporre l'atto direttamente al voto dell'Aula, “dove ognuno si prenderà le proprie responsabilità, perché da troppo tempo le famiglie aspettano una risposta ai loro problemi”. Leonelli e Casciari terranno domani stesso una conferenza stampa sull'argomento alle ore 11 a Palazzo Cesaroni (sala Sindaci). PG/

Ultimo aggiornamento: 31/01/2019