TERREMOTO: “NECESSARI CIRCA 300 MILIONI DI EURO PER LA RICOSTRUZIONE NEL MARSCIANESE” - LA PRESIDENTE MARINI, I SINDACI DELLA ZONA E IL COMITATO “15 DICEMBRE” IN AUDIZIONE IN II COMMISSIONE

La Seconda commissione del Consiglio regionale si è occupata delle conseguenze del sisma che il 15 dicembre 2009 ha colpito il marscianese con una audizione a cui hanno partecipato la presidente Marini, i sindaci di Deruta, Marsciano e Fratta Todina, rappresentanti del Comune di Perugia e del “Comitato territoriale 15 dicembre”. Saranno necessari circa 300 milioni di euro per completare la “ricostruzione pesante” e verrà richiesto un intervento del Governo nazionale per coprire, in 20 anni, i relativi mutui che la Regione stipulerà.

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29 Lug 2010 01:00

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 (Acs) Perugia, 29 luglio 2010 – Saranno necessari circa 300 milioni di euro per portare a termine l'opera di ricostruzione resa necessaria dal terremoto che nel dicembre del 2010 ha colpito l'area del marscianese, nella provincia di Perugia. Con questa cifra sarà possibile procedere alla ricostruzione di tutti gli edifici danneggiati, comprese le seconde case, e mettere in sicurezza gli edifici scolastici e i beni culturali danneggiati. Lo ha detto, partecipando all'audizione convocata dalla Seconda commissione del Consiglio regionale, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.

Il quadro emerso dall'incontro a cui hanno partecipato anche i sindaci di Deruta, Marsciano e Fratta Todina, rappresentanti del Comune di Perugia e del “Comitato territoriale 15 dicembre”, descrive uno stanziamento legato alla ricostruzione leggera (relative alle abitazioni che hanno subito danni lievi) di 8 milioni di euro, valutati come “del tutto insufficienti” anche a fronte delle spese già affrontate nella prima fase dell'emergenza. Sarebbero invece necessari – è stato detto – circa 300 milioni di euro, con i quali provvedere a ristrutturare, secondo un ordine di priorità, le prime case, gli edifici scolastici, gli edifici pubblici, i beni culturali e le seconde case. Particolare attenzione, oltre che alle abitazioni, è stata richiesta per le strutture scolastiche, che necessitano di essere messe in sicurezza in tempi rapidi, e per le attività commerciali, che in molti paesi rappresentano un servizio indispensabile per alcune categorie di cittadini e una irrinunciabile fonte di reddito per altri. In particolare, a proposito dei fondi concessi come contributo per la “autonoma sistemazione” è stato chiesto di intervenire affinché questo venga ora riconosciuto soltanto a coloro che hanno avuto danneggiata la propria abitazione di proprietà, mentre chi viveva in affitto dovrebbe provvedere autonomamente a pagare un nuovo canone di locazione, come già avveniva prima del sisma.

In relazione alla “ricostruzione pesante” la presidente Marini ha auspicato che il Consiglio regionale adotti un atto formale verso il Parlamento ed il Governo affinché vengano riconosciuti all'Umbria circa 300 milioni di euro, in 20 anni, con uno stanziamento annuo di 15 milioni: “una cifra modesta e compatibile sia con il bilancio dello Stato che con la difficile situazione economica. Con questi fondi la Regione sarebbe in grado di attivare i mutui necessari a completare la ricostruzione in pochi anni, avendo però la certezza di poter contare su una copertura finanziaria da parte del Governo nazionale”. La proposta della presidente Marini è stata accolta positivamente dai componenti della Commissione presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, che si sono detti disponibili a prendere in considerazione la stesura di un documento unitario che solleciti un impegno finanziario del Governo, dopo aver individuato le priorità e l'entità della ricostruzione. MP

Ultimo aggiornamento: 29/07/2010