TERREMOTO: “MENO CENTRALIZZAZIONE PER SUPERARE LE DIFFICOLTÀ” - NOTA DELLA PRESIDENTE PORZI A DUE ANNI DAL SISMA

La residente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, in occasione del secondo anniversario del sisma del 2016, chiede “meno centralizzazione per superare le difficoltà”. Secondo Porzi “per consentire una corretta ripartenza è necessario impostare un sano e corretto rapporto di collaborazione e sinergia tra tutte le Istituzioni”.

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30 Ott 2018 11:00

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(Acs) Perugia, 30 ottobre 2018 – “Tanto fatto, tanto da fare. Ma per consentire una corretta ripartenza è quanto mai necessario impostare un sano e corretto rapporto di collaborazione e sinergia tra tutte le Istituzioni, tenendo presente che i livelli più vicini ai cittadini sono quelli più in grado di ascoltare le loro istanze e le loro necessità”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, in occasione del secondo anniversario del sisma del 2016.

“Dopo due anni – spiega la presidente Porzi – è lecito tracciare un bilancio di come è andata la gestione dell’emergenza e di come è stata impostata la ricostruzione. Quanto alla prima fase, l’Umbria, come le altre regioni, ha dato ampia dimostrazione di capacità e concretezza anche grazie ai tantissimi attori in campo, che hanno lavorato con costanza e determinazione. Per questo voglio ringraziare quelli che ho già definito ‘angeli silenziosi’, dai Vigili del fuoco al Soccorso alpino, passando per le Forze dell’ordine e la Protezione civile, che hanno lavorato in maniera egregia”.

“Questo – continua la presidente Porzi – è il momento di provare a dare risposta alle singole situazioni e di chiedere con forza il superamento della troppa burocrazia che ci sta imbrigliando. Se si considera che sono stati presentati 1300 progetti, 400 approvati, di cui 80 eseguiti, 630 da vagliare e 300 in lavorazione, si capisce quanto sia necessaria un’accelerazione, che passi attraverso la massima forma di sburocratizzazione, semplificando e velocizzando, sempre nell’ottica però dei concetti a cui l’Umbria ha fatto riferimento: sinergia, collaborazione e unità. La strada che, purtroppo, sembra aver imboccato il nuovo Governo e il nuovo commissario alla ricostruzione, è diversa. Si è scelto l’ulteriore centralizzazione e la verticalizzazione, inserendo in Parlamento un emendamento al ‘decreto emergenze’ che di fatto taglia fuori i Governatori dalle scelte strategiche per la ricostruzione. Una decisione che, da presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, auspico possa essere corretta”. PV/AO/RED/DMB

Ultimo aggiornamento: 31/10/2018