(Acs) Perugia, 2 ottobre 2023 - “Ritardi, burocrazia ma anche pressappochismo di chi gestisce la sanità pubblica, dove non si investe più su apparecchiature di eccellenza e neanche sulla digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, ormai imprescindibile. Ed è così che i pazienti di mezza Umbria sono costretti a trasferte assurde, quando non si alimenta proprio la mobilità passiva, per usufruire della Pet tac di Foligno, dopo la rottura dell’apparecchiatura di Perugia”. Così la capogruppo Pd all’Assemblea legislativa, Simona Meloni, che ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta regionale: “i tempi certi entro i quali verrà installato il nuovo macchinario di Pet Tac presso l’azienda ospedaliera di Perugia e se si intende procedere all’acquisto di un nuovo ciclotrone, anche alla luce della futura installazione di un nuovo macchinario di Pet Tac, al fine di garantire uno standard tecnologico più moderno, affidabile e di qualità”.
“La Pet tac è un macchinario per la radiodiagnostica di Medicina nucleare, il più preciso per la diagnosi e la stadiazione di diverse neoplasie e di gravi patologie come l’Alzheimer. Serve anche per diagnosticare endocarditi batteriche su protesi cardiache. Presso l’azienda ospedaliera di Perugia – spiega Meloni – c’era un apparecchio di questo tipo, con quasi 19 anni di attività alle spalle che, dopo diversi guasti, si è definitivamente fermato. L’ultima rottura è quella che si è rivelata essere irreversibile, costringendo i pazienti ad ‘emigrare’ a Foligno a fronte di un accordo in extremis tra l’azienda ospedaliera di Perugia e la Usl2 che prevede che le prestazioni sui pazienti dell’azienda siano effettuate dal personale della stessa”.
“L’azienda ospedaliera di Perugia – prosegue Meloni – ha già acquistato, anche a seguito di nostre ripetute segnalazioni, una nuova Pet tac attraverso i fondi del Pnrr per un totale di 2 milioni di euro. Ci sono però ritardi nell’entrata in funzione, che avrà comunque un costo stimato di 441mila euro. Sollecitiamo attenzione anche sul ciclotrone, un altro macchinario dell’azienda ospedaliera che è in fase di esaurimento. Si tratta di uno strumento fondamentale per la sintesi di radiofarmaci ad uso clinico. I radioisotopi impiegati per la marcatura dei radiofarmaci Pet sono caratterizzati da una vita media molto breve, per cui risulta di fondamentale importanza poterli produrre in loco, mediante l’impiego di un ciclotrone. L’utilizzo sinergico di tale macchinario e della Pet tac è quindi fondamentale nell’ottica di fornire ai cittadini, ed in particolare alla fascia più fragile come i malati oncologici, un’assistenza moderna e qualificata. Per i nuovi macchinari ci sarebbe l’apposito capitolo del Pnrr sanità. Serve dunque un’accelerazione urgente”. RED/mp
