TARTUFO: “CONSENTIRE AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI DI METTERE A DIMORA E COMMERCIALIZZATE DIRETTAMENTE LE PIANTINE TARTUFIGENE” - INTERROGAZIONE DI RICCI (RP) ALLA GIUNTA REGIONALE

Data:

09 Ago 2016 09:00

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(Acs) Perugia, 9 agosto 2016 - “La Giunta regionale spieghi all'Assemblea se sono stati svolti approfondimenti, sul piano legislativo italiano ed europeo, sugli aspetti giuridici che impedirebbero all'imprenditore agricolo di predisporre, mettere a dimora e commercializzate direttamente le piantine tartufigene”. Lo chiede, con una interrogazione, il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente), che nell'atto ispettivo domanda anche “quali sono i programmi futuri per valorizzare sul piano paesaggistico ambientale, agricolo, socio-culturale, educativo e turistico la produzione del tartufo in Umbria semplificando, per quanto possibile, le procedure per gli imprenditori”.

Il consigliere di opposizione spiega che “il quadro normativo, anche europeo, sembra problematico e non consentirebbe all'imprenditore agricolo di predisporre, mettere a dimora e commercializzare piantine tartufigene, anche se viene indicata la specie corrispondente, con dicitura in italiano e latino, sotto la propria responsabilità; questo limita le ampie possibilità di sviluppo delle attività legate al tartufo, in particolare nelle zone della Valnerina”.

Ricci informa infine che è in corso di definizione, a cura della “Rete delle città italiane legate al tartufo (di cui fanno parte Norcia e la Valnerina), la candidatura della cultura produttiva del tartufo come elemento da inserire nei beni immateriali ricompresi nel patrimonio mondiale Unesco, caratterizzati dagli aspetti di identità antropologica legata all'opera delle persone nel luogo”. RED/mp

Ultimo aggiornamento: 12/10/2016