(Acs) Perugia, 7 maggio 2013 - “E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 27 aprile scorso, il decreto del 25 febbraio 2013 che istituisce il 'fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva', destinato al finanziamento in conto capitale, fino alla concorrenza massima di 18 milioni di euro, di progetti per la realizzazione di nuovi impianti sportivi, e per la ristrutturazione, l’adeguamento funzionale e la messa a norma di impianti già in essere”. Nel darne notizia, il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) sottolinea che si tratta di “risorse senza dubbio importanti che potrebbero consentire ai Comuni ed alle Province dell'Umbria di attivare tutta una serie di interventi in grado di mettere in sicurezza o di aumentare la qualità di molti impianti sportivi diffusi sul territorio”.
Smacchi ricorda che i soggetti legittimati a presentare i progetti sono: “gli enti pubblici territoriali o altre amministrazioni pubbliche; le federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni, le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte nel registro del Coni; le discipline sportive associate riconosciute dal Coni; gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, e le associazioni e fondazioni, anche a carattere religioso, che svolgono attività di promozione sportiva senza fini di lucro. Il massimo finanziamento attribuibile a ciascun progetto – spiega il consigliere regionale del PD - è pari al 100 per cento per interventi fino a 100mila euro, per interventi di entità fra i 100mila ed i 600mila euro, l'importo non potrà superare la somma di 100mila euro più il 76 per cento dell'eccedenza. Per progetti di entità superiore, fino al milione di euro o superiori, si può arrivare a contributi a fondo perduto fino a 700mila euro”.
A giudizio del consigliere Smacchi quella offerta dal decreto è “un'occasione da non perdere, stante anche la ristrettezza dei tempi, visto che il termine ultimo per la presentazione dei progetti scade il prossimo11 giugno. In Umbria, terra nella quale da sempre la pratica sportiva è molto radicata – conclude - si potrebbe in molti casi raggiungere un doppio obiettivo: mettere in circolo una serie di interventi in grado di generare nuove opportunità di lavoro, e allo stesso tempo riqualificare un patrimonio di impianti sportivi in grado di diventare più accoglienti ed al passo coi tempi”. RED/tb