(Acs) Perugia, 23 gennaio 2017 - “Promuovere un laboratorio permanente, coinvolgendo le componenti socio economiche e associative legate ai valori della pace e del dialogo, da istituire con specifici atti amministrativi/legislativi, nel quale studiare e sperimentare, modelli applicativi dove i valori di dialogo e pace siano propulsori nei differenti ambiti come socialità, economia, turismo/cultura, innovazione, ambiente/energia, opportunità economiche sostenendo nuove imprese come modelli (start up) ripetibili”. È quanto chiede, attraverso una mozione in fase di presentazione, il consigliere regionale Claudio Ricci.
“Il 5 giungo 2017 – scrive l'esponente dell'opposizione - saranno passati 6mila giorni dall'inizio del millennio che dovrebbe rappresentare, anche in relazione agli intendimenti delle Nazioni Unite, come proposto dal Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi, il 'millennio per la pace'. La storia antica e recente dell'Umbria – spiega - declinata dall'umanesimo francescano sino alle proposizioni 'capitiniane', nel quadro dei valori di reciproca comprensione fra persone e armonia con l'ambiente, chiede di declinare la pace in concreti modelli economici".
Nel suo atto di indirizzo alla Giunta regionale, Ricci propone anche di introdurre, “nel quadro della rimodulazione dello Statuto della Regione Umbria, il principio di 'economica della pace', che conviene, economicamente, più dei conflitti, come strumento di sviluppo per l'Umbria”. RED/as