“Sisma 2009, rifinanziamento della legge regionale ‘3/2013’ – ricognizione degli interventi, reperimento risorse e aggiornamento dei criteri di priorità”

Voto unanime dell’Assemblea legislativa su una proposta di risoluzione condivisa legata ad una precedente mozione di Romizi (FI). Nell’atto di indirizzo viene rimarcata la necessità di “avviare un’azione integrata con i Comuni interessati per garantire efficacia operativa, ottimizzazione delle risorse e rispondenza alle esigenze territoriali”. Per la presidente Proietti “fatto un lavoro di buona politica”.

Data:

11 Set 2025 17:20

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(Acs) Perugia, 11 settembre 2025 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato una proposta di risoluzione condivisa ed unitaria, predisposta dalla Seconda commissione, che mira ad impegnare la Giunta a rifinanziare la legge regionale ‘3/2013’ (sisma 2009) mettendo in atto la ricognizione degli interventi, il reperimento delle risorse e l’aggiornamento dei criteri di priorità. L’atto di indirizzo in questione, in cui viene rimarcata la necessità di “avviare un’azione integrata con i Comuni interessati per garantire efficacia operativa, ottimizzazione delle risorse e rispondenza alle esigenze territoriali”, è legato ad una mozione promossa da Andrea Romizi (Forza Italia), presentata nello scorso mese di maggio in Aula e poi rinviata in Commissione.


Con questo atto viene impegnato l’Esecutivo di Palazzo Donini a realizzare una ricognizione puntuale, in collaborazione con i Comuni interessati (Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta, Todina, Magione, Marsciano, Montecastello di Vibio, Panicale, Perugia, Piegaro, San Venanzo e Torgiano.), degli interventi previsti o in corso ai sensi della legge ‘3/2013’, così da mappare: lo stato di avanzamento degli interventi ad oggi non finanziati; eventuali criticità amministrative, tecniche o finanziarie; fabbisogni ulteriori per completare le opere. La Giunta dovrà attivarsi sia nei confronti del Governo, anche per il tramite della struttura commissariale presieduta dal Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016 e l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), sia all’interno del proprio bilancio regionale, per: richiedere cofinanziamenti nazionali e/o fondi straordinari; prevedere apposite voci nel bilancio regionale 2026–2028 a copertura delle esigenze riscontrate, compatibilmente con le risorse disponibili; sottoporre a revisione il sistema dei criteri di priorità, integrando: indici socio‑economici, grado di danno sismico, vulnerabilità dell’edilizia privata; coerenza con le priorità del Pnrr ed i programmi europei, meccanismi periodici di verifica (ogni 2 anni) per mantenere efficacia ed equità. L’assessorato regionale di riferimento dovrà infine relazionare, presso la Seconda commissione, circa lo stato della ricognizione e delle criticità emerse, delle interlocuzioni con il Governo, dei finanziamenti ottenuti o pianificati e della revisione dei criteri e del loro impatto sugli interventi.


Letizia Michelini (relatrice-presidente Seconda commissione) dopo aver ricordato l’approvazione unanime dell’atto in Commissione e che la legge ‘3/2013’ disciplina gli interventi di ricostruzione e ripristino delle aree colpite dal sisma del 15 dicembre 2009, ha spiegato che “nel documento si rileva l'esistenza di 117 interventi da attivare per il ripristino del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma del 2009, dislocato nei territori dei comuni umbri interessati. Con questo atto è possibile avviare un'azione integrata con gli stessi Comuni per garantire efficacia operativa, ottimizzazione delle risorse e rispondenza alle esigenze del territorio”.


Interventi:


Andrea Romizi (FI): “Ringrazio la presidente Michelini e tutti i commissari per la predisposizione di un documento che va incontro alle istanze contenute nella mia originaria mozione. Un lavoro importante portato avanti attraverso confronti costruttivi e approfondimenti necessari insieme agli uffici tecnici di questa Assemblea e della Giunta. Si tratta di una proposta di risoluzione che cerca di dare risposte utili a far ripartire un processo atteso dal territorio colpito affinché possa essere portata a conclusione la ricostruzione completa delle abitazioni. Nella mozione si dava conto della vicenda della ricostruzione e delle fasi precedenti mettendo a fuoco le fattispecie sprovviste di copertura finanziaria per cui si chiede l’impegno di Governo centrale e Regione. Si tratta di un atto importante perché mira a riconoscere, per i nostri cittadini, le stesse possibilità riconosciute ad altri coinvolti in analoghe situazioni”.


Stefania Proietti (presidente Giunta regionale): “Ringrazio l’intera Commissione per questo lavoro di ‘bella politica’, perché ci si preoccupa concretamente dei cittadini, delle loro esigenze, che non devono rimanere dimenticate, anche se questo è un cratere sismico per fortuna di minore entità di quello che stiamo seguendo a Norcia. L’atto che andiamo unanimemente ad approvare ci chiede, in collaborazione con i comuni interessati, una ricognizione puntuale degli interventi ed un impegno affinché il completamento della ricostruzione venga finanziato anche attivandoci, tutti insieme, presso il Governo nazionale attraverso la struttura commissariale. Alcuni dati sulla ricognizione: il numero degli interventi ancora da finanziare è di 117. I primissimi interventi di riparazione dei danni minori (ricostruzione leggera) causati dal sisma su edifici di proprietà privata sono stati tutti attuati. La ricostruzione leggera ha interessato 88 interventi, per un costo totale di 10 milioni 400mila euro ed è da tempo conclusa. Successivamente, per far fronte alla ricostruzione pesante, sono stati destinati fondi a favore della Regione Umbria pari a 35 milioni, insufficienti però rispetto al fabbisogno reale stante l'insufficienza delle risorse disponibili. Nel 2013 è stato stabilito il seguente ordine prioritario di finanziamento: interventi da realizzare su edifici comprendenti unità immobiliari oggetto di ordinanza sindacale di sgombero che ha comportato l'evacuazione dell'immobile e adibite alla data del sisma 2009 ad abitazioni principali dei residenti o ad attività produttive in esercizio. Secondo ordine di priorità: interventi da realizzare su edifici comprendenti unità immobiliari oggetto di ordinanza sindacale di sgombero parziale e adibite alla data del sisma 2009 a abitazioni principali o attività produttive in esercizio. Con successiva delibera sono state inoltre individuate ulteriori fasce prioritarie, nel rispetto delle quali i Comuni, territorialmente competenti, hanno rilasciato le concessioni contributive nei limiti del finanziamento autorizzato, in più step, dalla Giunta regionale sulla base delle risorse disponibili. Le risorse finanziarie totali stanziate per la ricostruzione pesante ammontano complessivamente a 46 milioni 673mila euro e la suddetta somma è stata ad oggi spesa per oltre il 98 per cento: 33milioni 700mila euro sono stati spesi per il totale finanziamento dei 144 interventi su edifici isolati di proprietà privata, edifici con unità immobiliari evacuate; 7milioni 683mila euro per gli interventi su edifici ricompresi all'interno del Pir di Spina nel comune di Marsciano; 5milioni 288mila euro per il finanziamento dei contributi di autonoma sistemazione, contributi ai Comuni per l'esercizio delle funzioni delegate, Pir di Spina, Fondo per i poteri sostitutivi, Pir di spina opere pubbliche, Pir di Spina contributo funzionamento consorzi obbligatori. Ad oggi tutti gli interventi finanziati sono stati avviati e anche realizzati nella quasi interezza. Per quanto riguarda il fabbisogno residuo le ulteriori risorse finanziarie ad oggi stimate per portare a conclusione la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma ammontano a circa 21 milioni e 400mila euro. Per tutti i 117 edifici ancora da finanziare risulta specifica domanda di accesso al contributo presentata al comune competente per territorio da proprietari, e contenente informazioni che hanno consentito la stima del fabbisogno sulla base delle regole dei parametri attualmente vigenti per il calcolo del contributo. È senz'altro impegno di questa Amministrazione regionale riferire periodicamente alla Commissione consiliare gli aggiornamenti degli interventi in questione. Va evidenziato che diverse istanze di richiesta fondi, ad oggi senza esito, sono state fatte al Governo nazionale anche nel corso della precedente legislatura. Questo non pregiudica in ogni caso la possibilità di attivarsi nuovamente, e con maggiore forza dopo questo atto, per richiedere la possibilità di finanziamento integrale per i 117 interventi mancanti. Quindi prevederemo la reiterazione della richiesta fatta già dalla precedente legislatura di Donatella Tesei a copertura delle esigenze riscontrate. È chiaro che se non dovessero arrivare risorse dal Governo centrale dovremmo tutti insieme valutare se non sia il caso di impegnare, vista la somma che è significativa, ma non è impossibile, risorse anche del bilancio regionale”. AS 

Ultimo aggiornamento: 11/09/2025